IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA Archivi - Corrieresport.it https://corrieresport.it/category/il-personaggio-della-settimana/ Fri, 22 Sep 2023 16:41:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 Eccellenza – Panico: «Sono l’erede di Carraturo, in Molise non vedo possibili successori» https://corrieresport.it/eccellenza-panico-sono-lerede-di-carraturo-in-molise-non-vedo-possibili-successori/ https://corrieresport.it/eccellenza-panico-sono-lerede-di-carraturo-in-molise-non-vedo-possibili-successori/#respond Fri, 22 Sep 2023 16:41:57 +0000 https://corrieresport.it/?p=38850 Bomber prolifico a 40 anni con 509 gol in carriera. Difficile per chi ha la...

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Panico poker contro l’Aurora Ururi

Bomber prolifico a 40 anni con 509 gol in carriera. Difficile per chi ha la metà dei suoi anni eguagliare il record

PIETRAMELARA. Quarant’anni e non sentirli. Nicola Panico continua a segnare. La stagione è appena cominciata e di gol lui ne ha già messi a segno tre in campionato e due in Coppa Italia per un totale di 509 gol in carriera. Dopo la parentesi con la Frattese è tornato a indossare la maglia dell’Aurora Alto Casertano, club con il quale aveva già militato alcune stagioni fa. «E’ la squadra in cui mi sono trovato meglio-dichiara il bomber-perché non avevo l’assillo di vincere obbligatoriamente. Giocavo con spensieratezza, anche se la squadra dove ho fatto meglio resta l’Isernia. Due anni fa , 67 gol tra campionato e Coppa, un vero record e siglai anche una doppietta nella semifinale di ritorno dei playoff nazionali contro l’Akragas».

Come si prospetta secondo lei questo campionato di Eccellenza molisana?

«Sarà una competizione tra tre o quattro squadre, tra cui Isernia, Alto Casertano, Real Guglionesi e Venafro. Penso comunque che il club biancoceleste sia favorito perché è il più blasonato, è quello che spende di più e non può arrivare sempre secondo. Lo è stato per tre stagioni consecutive».

Come giudica il fatto che la rosa biancoceleste sia stata quasi completamente smantellata e che sia stato sostituito anche l’allenatore?

«Per me è inspiegabile cambiare un allenatore che, nella scorsa stagione, ha vinto la Coppa Italia. Quest’anno aveva perso solo due partite ed era arrivato per due anni consecutivi ai playoff nazionali. Purtroppo i meriti soprattutto nei dilettanti non esistono. Va avanti l’amico dell’amico, chi dà una mano alla società. Questo è il calcio dilettantistico, ancora più strano di quello professionistico».

I suoi detrattori dicono che se lei non avesse giocato in Eccellenza molisana, non avrebbe segnato lo stesso numero di gol…

«E’ la verità. Purtroppo, negli ultimi anni, hanno fatto iscrivere squadre che nemmeno si allenavano durante la settimana con l’unico scopo di completare l’organico e che incassavano una media di 15 gol a partita. Si tratta di formazioni che danno dieci gol in più a tutti gli attaccanti. Ma quest’anno non sarà così, il capocannoniere arriverà massimo a 40 gol proprio perché manca questo tipo di squadre».

A luglio ha compiuto 40 anni, facciamo un bilancio della sua vita sia come uomo che come calciatore.

«Esiste un prima e un dopo. Prima che diventassi padre dei miei due bambini, era tutto diverso. Vivevo per il calcio. Ora invece non riesco nemmeno a dormire la notte perché mi svegliano. Se non avessi figli, continuerei a giocare a calcio fino a 45 anni visto quello che c’è in giro. Ma è difficile conciliare le due cose. Non è una questione di età che è solo un numero. Non ho mai subito un infortunio muscolare, mentre alcuni miei colleghi più giovani non riescono a fare più di trenta partite».

In Molise c’è qualcuno che potrebbe essere il suo erede?

«Io sono l’erede di Carraturo. Mi rivedo nella carriera che ha fatto lui in Molise, ma non vedo altri successori. Credo che non ci sia qualcuno che possa vincere tutti i campionati che ho vinto io, le coppe e segnare tanti gol. Forse Daniele Napoletano, ma per la carriera che ha fatto si è un po’ allontanato dalla categoria».

Come vede il suo futuro?

«Voglio continuare a giocare, poi magari tenterei la carriera di allenatore per un paio di anni. Se le cose dovessero andare male, mi aprirei un’attività e cercherai di godermi la famiglia».

In passato ha fatto molto parlare di sé, soprattutto fuori dal campo, tanto che qualcuno è arrivato a definirla calciatore personaggio. Di tutto ciò che appartiene al suo passato c’è qualcosa che non rifarebbe? Partecipare ad esempio a trasmissioni come Uomini e Donne e Temptation Island?

«Lo rifarei perché dopo tutto quel gran casino ho incontrato mia moglie. Se le cose non fossero andate in un certo modo non mi sarei realizzato nella vita privata. Anche se quel mondo non mi rappresenta. È successo tutto per caso. Fa parte del passato e non mi appartiene. Quello che conta è il prato verde che mi ha sempre dato ragione».

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CALCIO ECCELLENZA – PIETRO BARATTA: SUA MAESTA’ IL GOL. https://corrieresport.it/calcio-eccellenza-pietro-baratta-sua-maesta-il-gol/ https://corrieresport.it/calcio-eccellenza-pietro-baratta-sua-maesta-il-gol/#respond Fri, 15 Sep 2023 16:38:18 +0000 https://corrieresport.it/?p=38758 Si è congedato dal campionato di Promozione con 38 gol, ci mette poco a presentarsi...

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Si è congedato dal campionato di Promozione con 38 gol, ci mette poco a presentarsi anche nel massimo torneo regionale con due gol: uno su rigore e l’altro d’autore. “Pietro Baratta, calciatore arrivato troppo tardi nel calcio”. E’ la definizione di Ciurlia, tecnico del miracolo Polisportiva Fortore e fortuna del tecnico (68 gol in due campionati) che in tre anni ha portato la squadra dalla Prima Categoria all’Eccellenza. Dalla chiacchierata amichevole con l’attaccante abbiamo scoperto che lui i gol l’ha sempre sognati, ma ha iniziato prima come play davanti alla difesa, poi da trequartista e infine gli hanno assegnato di guidare la linea offensiva, è stata una progressione professionale all’inverso, da quando ha iniziato da ragazzino a giocare con la Juve Foggia, poi si è perso per strada: “Per fare il calciatore c’è bisogno di sacrificare anche gli affetti più intimi e io non l’ho fatto, rinunciando a un percorso che poteva essere diverso – confessa Baratta -, ora è troppo tardi, cerco di rimediare in un ambiente che mi ha accettato per quello che sono e ora riesco ad esprimermi al meglio, a 30 anni suonati, posso togliermi solo delle soddisfazioni in Campionati meno importanti, ma per me rimangono importanti come per la Società che ha fatto tanti sacrifici per raggiungere questo obiettivo”.
Quattro gol, due in Coppa e due nella prima di Campionato, un esordio stagionale che nemmeno Baratta se lo aspettava. Una doppietta che regala i primi tre punti in campionato alla Polisportiva Fortore e gli altri due fa volare la squadra agli ottavi di Coppa Italia. La domanda è d’obbligo, pensa di ripetersi in questa stagione?
Per fare bene devi avere la mente libera e soprattutto avere la fiducia di chi ti circonda, io l’ho trovato nei dirigenti della Polisportiva Fortore e nei compagni di squadra, i primi mi trattano come un amico e i secondi mi mettono nelle condizioni migliori per potermi esprimere al meglio, spero di fare di migliorarmi, anche se sarà difficile, ora mi guardano a vista, ma io ci provo a spedire la palla dove il portiere non può arrivarci”.

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Cln Cus Molise, a tu per tu con il presidente Dell’Omo in occasione del decimo anno di attività. “Avventura fantastica, rifarei tutto” https://corrieresport.it/cln-cus-molise-a-tu-per-tu-con-il-presidente-dellomo-in-occasione-del-decimo-anno-di-attivita-avventura-fantastica-rifarei-tutto/ https://corrieresport.it/cln-cus-molise-a-tu-per-tu-con-il-presidente-dellomo-in-occasione-del-decimo-anno-di-attivita-avventura-fantastica-rifarei-tutto/#respond Fri, 24 Mar 2023 17:43:00 +0000 https://corrieresport.it/?p=36136 Quello di oggi, venerdì 24 marzo, è un giorno speciale in casa Circolo La Nebbia....

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Quello di oggi, venerdì 24 marzo, è un giorno speciale in casa Circolo La Nebbia. Dieci anni fa infatti iniziava l’avventura nel futsal della società di Nicola Dell’Omo. Approfittando di questo prestigioso traguardo abbiamo fatto una chiacchierata con il massimo esponente del sodalizio.

Dieci anni di attività con tanti successi e una scalata coronata con l’approdo in serie A2. Te lo aspettavi?

“Dieci anni sembrano tanti ma in realtà sono passati velocemente. E’ stato un bel cammino, ho incontrato tante bellissime persone, tanti professionisti. Quella del Cln Cus Molise è diventata una seconda famiglia. Abbiamo costruito la nostra salita in A2 e stiamo costruendo il salto in A2 Elite, speriamo di farcela quest’anno”.

Risultati frutto di programmazione e lavoro certosino sul campo e dietro le quinte. Quale il segreto di tanti successi?

“Il segreto di tutti questi successi a mio modesto parere è che le persone coinvolte in questo progetto, in ogni livello e in ogni ruolo, hanno una grandissima passione. Una passione che ogni anno mi lascia sempre sconvolto perché si mantiene ai massimi livelli. Quando è così vuol dire che il lavoro viene fatto in maniera molto attenta. Pur non essendo presente fisicamente,  seguo molto quello che viene fatto e ogni volta resto sorpreso da quanto lavoro c’è dietro questa compagine ma soprattutto da quanta passione”.

Oggi il Cln Cus Molise rappresenta la punta di diamante del futsal in regione ed è una certezza a livello nazionale. Quale può essere lo step superiore?

“Sì,  il Cln Cus Molise rappresenta la punta di diamante del futsal in regione. Ogni stagione battiamo dei record. Manteniamo la categoria nazionale ormai da tempo, ed è un qualcosa che ci fa onore e rappresenta la giusta ricompensa per gli sforzi profusi da tutti. Quest’anno la Divisione ha pensato di inserire una nuova categoria, lo step è di arrivarci, speriamo nell’attuale stagione perché credo che rappresenta la giusta dimensione per le nostre possibilità e potenzialità”.

Quali sono per te i ricordi più belli?

I ricordi più belli sono sicuramente quelli legati alle promozioni: prima dalla C1 alla serie B perché siamo stati proiettati in una situazione del tutto nuova e poi il passaggio in A2. E’ stato un periodo bellissimo, vissuto con persone fantastiche alle quali mi legano tantissime cose e con le quali è nata una bellissima amicizia”.

Della tua avventura da presidente rifaresti tutto così come hai fatto?

“Della mia esperienza da presidente porto dietro un bagaglio pieno di bei ricordi. Ho fatto tanti errori, probabilmente ne farò ancora molti altri ma non c’è nulla che cambierei. Sono contento di come è andata. Sicuramente renderei più solida la società dall’inizio. Avrei voluto raggiungere prima la stabilità del club e di questo staff,  però mi rendo conto che sono stati step fondamentali che ci hanno portato a questo”.

C’è una partita che ricordi con più piacere fra tutte?

“Partite in particolare non ce ne sono. Le tante sfide che mi lasciano senza parole sono quelle vinte al cospetto delle big. Noi rispetto a tantissime squadre  battute in questi anni abbiamo una differenza di budget notevole. Quindi vedere che i successi ottenuti contro compagini che hanno più forza di noi, una rosa più ampia della nostra, non sono arrivati per caso, m rende felice perché significa che anche i giocatori danno più di quello che devono”.

Dando uno sguardo al futuro cosa auspichi per il Cln Cus Molise?

“Io mi auguro che il Cln Cus Molise possa essere costante e arrivare a tagliare tanti traguardi. Spero che possa diventare una squadra con tanti anni di esperienza. Purtroppo in questa disciplina sono molto famose le meteore, società che nascono e muoiono subito o poco dopo, l’esperienza nel nazionale. Auspico che questo club possa restare per sempre nel nazionale e che sia solido e possa dare una prospettiva ai ragazzi che vogliono avere un futuro in questo sport”.

Hai da sempre avuto una grande passione per questa disciplina, cosa modificheresti avendone la possibilità nel sistema futsal?

“Provengo dal basket e della palla a spicchi ho sempre ammirato le regole. Regole che non vengono cambiate di anno in anno ma restano tali, regole applicate sia al sistema campionati che al sistema società. Cioè sono regole che danno compattezza al movimento. Auspico che si arrivi non ad avere migliaia di squadre di futsal ma tante squadre nel regionale e un numero congruo nel nazionale. Dico questo perché così non vedremo più formazioni che saltano in quattro anni altrettante categorie e poi muoiono perché non hanno programmato e non hanno saputo investire per rimanere all’interno di questo sport”.

Guardando alla stagione attuale cosa ti è piaciuto di più e cosa no in casa rossoblù?

“In generale questa è una stagione particolare, determinata dal cambio di regole in corso. C’è stata molta approssimazione, c’è volontà da parte della Divsisione di fare bene e cambiare le cose. Chi fa sbaglia, ovviamente tutto è migliorabile. Nello specifico guardando in casa nostra quello che mi è piaciuto è l’aver visto un gruppo di ragazzi e uno staff molto coeso. C’è stata qualche partita che in casa andava vissuta e affrontata in altra maniera. Diciamo che in altri anni non ci sarebbero stati alcuni risultati”.

Il  sogno di tutti sarebbe quello di vedere un giorno questa squadra in serie A. E’ fattibile a tuo avviso?

“Quello della serie A è ovviamente un sogno. Non so se siamo noi capaci di poterlo realizzare un giorno. Però io sono contento  di quello che c’è oggi, dei nostri piccoli passi, delle nostre certezze. Se mi guardo indietro sicuramente non posso che sorridere e se mi guardo intorno vedo amici, persone speciali che insieme a me stanno facendo questo cammino. Io spero che un giorno il Molise abbia una squadra nella massima serie e auspico che sia la nostra società. Chissà”…

 

 

 

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Calcio Eccellenza: Luciano Pignatta il “baby” di 42anni del Real Guglionesi. https://corrieresport.it/calcio-eccellenza-luciano-pignatta-ladolescente-di-42anni-del-real-guglionesi/ https://corrieresport.it/calcio-eccellenza-luciano-pignatta-ladolescente-di-42anni-del-real-guglionesi/#respond Mon, 28 Nov 2022 19:25:52 +0000 https://corrieresport.it/?p=33765 Se lo osservi quando gioca non gli dai più di 30 anni, per le sue...

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Pignatta mostra la maglia strappata

Se lo osservi quando gioca non gli dai più di 30 anni, per le sue movenze sul campo e il recupero palla fino alla difesa, invece ne ha 42, tanti giovani dovrebbero prendere ad esempio. Luciano Pignatta classe 1980 ruolo attaccante, è stato il vero trascinatore del Real Guglionesi nel match contro il Campobasso 1919, si è procurato il rigore, l’ha realizzato e poi ha cercato in tutti i modi di trascinare i suoi compagni ad un pari che avrebbe avuto il sapore della vittoria. Ma lui è soddisfatto lo stesso: “Abbiamo fatto un ottima gara, ma la differenza c’è con il Campobasso, sia a livello numerico e di qualità, noi abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, ma non era questa la gara da  fare punti a tutti i costi”.

Tanta esperienza alle spalle e con il carattere in campo da vero argentino, ti senti di dare ancora qualcosa al calcio italiano?

“Sono tanti anni che gioco in Italia e più passano gli anni e più mi rendo conto che posso dare ancora tanto, nonostante la mia età, il calcio italiano ha avuto un calo vistoso sia tecnico che agonistico nell’ultimo decennio, l’importante avere il fisico che risponde”.

Hai qualche rimpianto per il tuo passato calcistico?

“Quando giocavo nelle giovanili del Central Cordoba sono stato chiamato da un procuratore italo-argentino per venire a giocare in Italia in Terza Serie, ma io non avevo capito che si trattava della Serie C, pensavo ad una categoria scadente, così non ho accettato e sono andato nel Paraguai in una squadra di serie A, a volte ci vuole anche un pizzico di fortuna per sfondare nel calcio, basta prendere il treno giusto che ti cambia la vita, ma non ho rimpianti del passato, ora guardo al futuro e sto benissimo a Guglionesi, con il presidente Enzo Basler ci conosciamo da molti anni, lui mi ha sempre rincorso e ora sono qui per fare bene e portare il Real Guglionesi il più alto possibile”.

Senti la nostalgia dell’Argentina?

“Prima come potevo volavo laggiù, ora non ho più i genitori e ci penso di meno, ma il paese natìo non si dimentica mai”.

In bocca al lupo per il tuo futuro

Grazie!

CURICULUM CALCISTICO DI LUCIANO PIGNATTA

Ha iniziato nelle giovanili del Central Cordoba realizzando in tutto 105 presenze e 26 gol. Poi si sposta nel Paraguai nel Sol de America (20 presenze e 4 gol nella massima serie paraguaiana), e successivamente arriva in Italia vestendo la maglia dello Sporting Genzano, scendendo in campo 20 volte e realizzando 18 gol. Dopo un anno passa al Potenza, ritorna al Genzano per poi trasferirsi al Bitonto e successivamente al Sapri, con cui segna 14 gol in 30 partite, venendo poi tesserato dalla Scafatese. A gennaio si trasferisce alla Nocerina dove disputa 11 partite realizzando 2 gol.

Dalla stagione 2010-2011 fino al 2012 gioca nell’ Ebolitana, in serie D e successivamente in C2 , per scendere di nuovo in serie D con Noto, Real Metapontino, Rende, Sorrento, collezionando in 2 anni varie presenze e anche tanti gol in questi anni  fa coppia con l’ex rossoblu Zotti e Manzari, che lo assistono in modo perfetto, permettendogli di collezionare tanti gol.

 

 

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