27 Aprile 2024

Calcio – Carmine Rienzo: “Il livello tecnico del calcio regionale non è paragonabile a quello di 20 anni fa”.

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CARMINE RIENZO ALLENATORE

Nicola Panico e Thomas Bainotto si contendono la palma di miglior cannoniere. Dopo 14 giornate, entrambi hanno segnati 14 gol, media gol interessante, ma più interessante sono i dati anagrafici, Panico 40 anni suonati, Bainotto appena 21 anni. Ora c’è da chiedersi se il massimo torneo regionale esprime ancora un calcio da potersi confrontare con quello delle altre regioni. La domanda l’abbiamo girata a Carmine Rienzo, un allenatore che ha alle sue spalle una buona dose di esperienza e ha vissuto il calcio molisano degli anni passati: “Il calcio attuale regionale non può essere paragonato a quello di 20 anni fa, è sufficiente mettere insieme quattro o cinque calciatori di un livello superiore alla media e puoi lottare per il primo posto, è la risposta viene dall’Alto Casertano e il Città di Isernia, sono due squadre costruite con un livello tecnico superiore alla media, ma che nei campionati del passato avrebbero faticati e non poco per portare la media delle vittorie attuali. Nel massimo torneo regionale che va dagli 90’ fino al 2004 – continua Rienzo – c’era maggiore equilibrio, si faticava e non poco per mantenere il ritmo di risultati positivi, e se andiamo a vedere le classifiche di quegli anni, la distanza di punti tra la prima e le altre, fino al settimo posto, era esiguo, sta a evidenziare che il livello tecnico era molto superiore a quello attuale, oggi dopo 14 giornate il Città di Isernia e l’Alto Casertano, divisi da un solo punto, possono dormire sonni tranquilli, il primo posto è un duello tutto loro, e possono essere tranquilli anche per il secondo posto, il Castel di Sangro che occupa il terzo posto è a 11 punti. Più passano gli anni – conclude Rienzo – e più questa differenza tecnica con il passato si nota, e spesso mi fanno notare che l’ultimo calciatore molisano che sta calcando il calcio professionista e Mirko Antenucci, c’è da fare un analisi profonda, e chiedersi il perché, i vari Di Lena, Caruso, Armanetti, Minadeo, Silva tanto per fare qualche nome, sono approdati nel calcio professionista dalla strada o dallo sterrato”.

 

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