23 Aprile 2024

Valerio Finizio: “ Il mio obiettivo è arrivare a 40 gol, ma soprattutto vincere il campionato”

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L’attaccante del Campomarino confessa i suoi obiettivi per questa stagione, il suo futuro si prospetta roseo.

 

 

 

 

 

 

 

Finizio Valerio classe 2002, è il calciatore che sta trascinando il Campomarino ad un straordinaria stagione, sostenuto da un gruppo di qualità ben plasmato da Leo Tanga. L’attaccante non è mai mancato all’appuntamento con il gol nelle 15 gare disputate, e guida la speciale classifica cannonieri con 21 gol. Uno score che fa dell’attaccante il calciatore più desiderato dalle squadre di categoria superiore, ma lui è legato al suo allenatore che lo ha saputo valorizzare, relegandolo nel ruolo più congeniale per intrufolarsi nelle difese avversarie e andare in gol con facilità. Il ragazzo ha iniziato a tirare i primi calci con la Frentania (Serracapriola) suo paese natìo, poi il trasferimento al SS.Pietro e Paolo, con un breve passaggio con il Sammartino, infine torna nella Frentania dove fa il suo esordio nel torneo di Eccellenza dove incontra il suo attuale allenatore Leo Tanga: “Giocavo poco, avevo solo 16 anni, e il mister mi impiegava all’occorrenza, ma nella gara con il Riccia sono entrato e ho fatto il mio primo gol nel Campionato di Eccellenza”.

A metà percorso della stagione con il Campomarino hai fatto 21 gol e guidi la speciale classifica cannonieri, il tuo obiettivo finale di stagione?

“Il mio obiettivo arrivare a 40 gol, ma mi piacerebbe vincere il campionato e poi c’è anche la Coppa Italia che stuzzica tutto il gruppo, lo so che ci aspetta una seconda parte del torneo difficile, ma siamo uno gruppo coeso e vogliamo regalare alla tifoseria l’Eccellenza”.

La tua maturità calcistica dove è avvenuta?

“Sicuramente nel SS. Pietro e Paolo, i due anni trascorsi con i mister Perrotta e Di Sisto, ha segnato molto il mio percorso calcistico, ma è stato Leo Tanga a lanciarmi nella mischia e non avere paura di misurarmi con i calciatori più esperti di me, quest’anno sto cercando di mettere sul campo tutto ciò che ho assimilato negli anni passati e i frutti si vedono, io sono quello che chiude l’azione, ma grazie al sostegno di un gruppo che mi sostiene, il calcio è un gioco di squadra e non bisogna mai dimenticarlo, perché senza l’appoggio dei compagni non vai da nessuna parte, e anch’io devo fare la mia parte quando c’è da difendere e fare pressing nell’impostazione del gioco della squadra avversaria”.

In bocca al lupo per il futuro e buona fortuna.

“Grazie, crepi il lupo, per la fortuna credo che è nelle nostre mani, anzi nella nostra testa e nei nostri piedi, per arrivare a cogliere l’obiettivo bisogna aver una buona dose di umiltà e tanto lavoro di squadra”

 

 

 

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