19 Aprile 2024

La ricetta per salvare il calcio dilettante: iscrizione gratuita e slittamento dell’inizio dei campionati

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Nessuno osa azzardare quali potranno essere i possibili scenari futuri del calcio dilettantistico. Allo stato attuale, qualsiasi previsione può essere smentito il giorno dopo. E con questo quadro, c’è da farsi una domanda, cosa riserverà il futuro al calcio dilettantistico? Da parte della Figc e della LND, ci sono tutte le buone intenzioni di poter salvare più società possibili. Lo stesso presidente Sibilia fa una premonizione quasi catastrofica: il 30% delle Società avranno difficoltà a ripartire. I vari adempimenti messi in atto dal Governo, mette con le spalle al muro le piccole società. Chi può fare la sanificazione degli spogliatoi dopo ogni allenamento o gara, che costano dalle 300 alle 400 euro. Conti alla mano, nemmeno le società che militano con le proprie squadre in Eccellenza possono affrontare tale spesa. E la conseguenza della responsabilità penale, aggrava ancora di più il legale rappresentante. Bisogna trovare la soluzione, altrimenti sarà una ecatombe. Al momento c’è solo una carta vincente per evitare tale scenario sconvolgente: il vaccino. E fino al momento che non arriva la lieta notizia dagli scienziati, nessun presidente di società azzarderà di caricarsi sulle spalle costi e responsabilità. Il presidente del Cr Lombardia, avverte: non riusciremo a ripartire a settembre, forse a gennaio o febbraio del 2021. Ripartire a Settembre, significherebbe cominciare gli allenamenti alla fine di luglio o al massimo nella seconda metà di agosto, e con questo scenario (adempimenti sanitari) difficilmente si potrà avviare la stagione prossima. Poi, una volta ripartiti a metà settembre con i campionati, ci sarà l’accesso al pubblico? Questa è un’altra bella domanda, che nessuno darà mai una risposta chiara. E, allora quale società, anche di serie D, si avventurerà in uno scenario scioccante. Il Calcio è passione, coinvolgimento di tutte le persone che si muovono attorno, in primis i tifosi. Il solo pensare di giocare una gara senza pubblico, è avvilente e poco vantaggioso anche per i dirigenti più facoltosi. Per salvare il salvabile, il presidente della LND, Cosimo Sibilia, avanzerà alla Figc l’iscrizione gratuita, sarebbe un primo segnale di far fare marcia indietro chi allo stato attuale ha già deciso di farsi da parte. Ripartenza a parte, il calcio dilettanti attende risposte chiare e sicure sul piano economico, con finanziamenti a fondo perduto, per dare un incoraggiamento ai tanti dirigenti che in questi anni con il loro apporto, hanno contribuito a mantenere in moto la macchina della LND. Sul piano prettamente agonistico, le indiscrezioni sulle promozioni e retrocessioni dei campionati non conclusi, si andrebbe sulla strada del salto di categoria delle prime classificate e nessuna retrocessione, ma c’è sempre la partita aperta delle prime classificate dei vari gironi di serie D, che aspirano a fare il salto della categoria. Ma questo è un libro ancora aperto, si spera di chiudere nel prossimo Consiglio Federale: riforma o non riforma.

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