18 Aprile 2024

LA MOLISANA MAGNOLIA, SERATA ALTERNA A BRONI: PER LE ROSSOBLÙ ARRIVA UN REFERTO GIALLO

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In una gara molto fisica le campobassane non riescono a prendere l’inerzia e vengono beffate nell’ultimo periodo dalle lombarde

Coach Mimmo Sabatelli: «È il  momento di rimboccarci le maniche. Abbiamo pagato un’altra serata difensivamente non felice»

 BRONI 69 – LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 62

 (14-18, 32-33; 48-50)

BRONI: Bestagno 14 (4/6, 1/1), Galbiati 2 (1/4, 0/6), Albano 3 (1/4 da 3), Dedic 16 (8/13), Krivacevic 15 (5/9, 0/1); Perisa 10 (3/6, 0/3), Bona 4 (2/5), Mazza 5 (1/1, 1/1), Giuseppone. Ne: Repetto e Castelli G. All.: Castelli A.

CAMPOBASSO: Trimboli 7 (1/3, 1/5), Chagas 13 (1/2, 3/8), Parks 11 (4/11, 1/1), Premasunac 6 (2/3, 0/1), Gray 19 (4/5, 1/2); Nicolodi 4 (2/3, 0/3), Togliani 2 (1/5, 0/1), Quiñonez (0/1, 0/1). Ne: Del Sole, Amatori ed Egwoh. All.: Sabatelli.

ARBITRI: Maschietto (Treviso), Miniati (Firenze) e Pallaoro (Trento).

NOTE: uscite per cinque falli Parks e Gray (Campobasso). Fallo tecnico a Gray (Campobasso). Fallo antisportivo a Parks (Campobasso). Tiri liberi: Broni 12/19; Campobasso 14/19. Rimbalzi: Broni 35 (Krivacevic 10); Campobasso 36 (Gray 11). Assist: Broni 12 (Bestagno e Galbiati 4); Campobasso 6 (Togliani e Chagas 2). Progressione punteggio: 5-9 (5’), 25-23 (15’), 40-40 (25’), 61-54 (35’). Massimo vantaggio: Broni 7 (69-62); Campobasso 4 (3-7).

Esce con un referto giallo dalla battaglia del PalaBrera di Broni La Molisana Magnolia Campobasso. In una gara dall’andamento piuttosto fisico – la difesa delle lombarde è tosta sin dall’avvio – le rossoblù finiscono per perdersi e subire l’impatto a livello di falli nel quarto periodo quando, complici anche attacchi che non riescono ad essere fluidi, le campobassane cedono il campo alle proprie avversarie.

AVVIO IN SPRINT Eppure, le magnolie partono con veemenza all’insegna della tripla di Chagas. Sono l’argentina, Parks e Gray (diciotto punti equamente suddivisi) a dar vita al fatturato offensivo dei #fioridacciaio che tengono a sole dieci lunghezze con la propria difesa le avversarie che non riescono ad avere lo stesso ritmo (e la presrnza) delle rossoblù.

FORTE EQUILIBRIO Nel secondo periodo, Broni alza il volume in difesa e – per le magnolie – c’è qualche difficoltà nel trovare la via del retina. Le lombarde rientrano e si va avanti all’insegna dell’equilibrio con le rossoblù che vanno ad inseguire ogni tentativo di strappo delle padrone di casa. Nicolodi dalla media sigla un nuovo sorpasso per le campobassane, che riescono, con i tiri liberi di Premasunac, a mantenere l’inerzia all’intervallo lungo (32-33).

NESSUNA INERZIA Si procede all’insegna del punto a punto con continui cambi di vantaggi su entrambi i fronti in un terzo quarto in cui Campobasso non riesce a prendere margine anche se, al termine, ha l’opportunità di avere un possesso pieno di vantaggio al 30’ (48-50).

AMAREZZA SUL PARQUET Broni prova a prendere coraggio nell’ultimo periodo, rientrando e poi sorpassando, anche perché le magnolie non riescono ad essere pungenti in attacco e devono fare i conti con i problemi di falli dei propri riferimenti (le statunitensi Gray e Parks e la croata Premasunac). Le magnolie rientrano, ma Broni mette a segno un parziale di 6-0 che crea qualche difficoltà ai #fioridacciaio. Broni prende il massimo vantaggio sul +7 del 61-54 (nel frattempo, dopo aver preso un antisportivo, Parks esce per cinque falli), ma la tripla di Gray (cui poco prima era stato comminato un tecnico) lancia la riscossa delle campobassane. Un parziale di 5-0 riporta le magnolie sino al -1 del 63-62, ma ulteriori offensivi e canestri da ‘preghiera’ delle pavesi sono la definitiva parola fine sulla contesa ad appannaggio delle lombarde.

SENSAZIONI ALTERNE Per il trainer delle rossoblù Mimmo Sabatelli l’analisi, a referto chiuso, è la sintesi di una serata che ha lasciato grande rammarico.

«È stata una partita strana – avverte – anche perché non abbiamo difeso come sappiamo. Siamo anche partiti bene, poi loro sono pian piano rientrate e nel punto a punto abbiamo finito per pagare dazio, dovendo fare i conti con un antisportivo, un tecnico e le uscite per falli delle nostre americane. Siamo rientrati anche a meno uno, ma abbiamo subito due loro canestri senza ritmo che ci hanno spezzato le gambe. Ora la sosta sarà l’occasione per analizzare le situazioni che non vanno, anche perché ci sono degli aspetti su cui occorre fare delle valutazioni, tanto più in vista del ciclo di partite che ci attende, gara senz’altro complicate, ma, giocando in questa maniera, diventa periglioso confrontarsi con chiunque, indipendentemente dal fatto che si tratti di Venezia, Ragusa oppure Schio».

SOSTA PRIMA DEL TRITTICO TERRIBILE Davanti a loro, ora, le rossoblù avranno in effetti alcuni giorni per ricaricare le batterie e poi ritrovarsi sul parquet proiettandosi su quello che sarà il trittico terribile che le attenderà tra fine novembre ed inizio dicembre con, in successione, tre delle quattro corazzate della massima serie tricolore in rosa. E cioè, nello specifico, le formazioni venete di Venezia (il 20 novembre alle ore 19) e Schio (il 5 dicembre alle 18) all’Arena con, nel mezzo, la trasferta siciliana a Ragusa.

 

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