23 Aprile 2024

Campobasso, ha vinto il pubblico. I rossoblù traditi dalla paura di vincere si fanno rimontare in zona Cesarini. In gol Alessandro due volte e Zammarchi con la complicità del solito ‘speedygonzales’ Cogliati

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Le molteplici facce della sfida tra il Campobasso e il Pineto esibiscono i loro volti ed espressioni via via mutevoli come lo scorrere dei 90minuti sul campo. Il 3 a 1 che diventa 3 a 3 tramuti sorrisi in sconforto e l’euforia in paura. Alla fine, ben miscelati, ne escono fuori incredulità da una parte e gioia dall’altra per un pareggio che a 30minuti dalla fine non c’era da scommettere nemmeno un centesimo. Nella truppa abruzzese tutto torna utile per festeggiare un risultato che malgrado i sei gol ha per la verità poco di zemaniano. Il Campobasso ha pareggiato non per aver cercato di fare il quarto gol ma per aver semplicemente avuto il terrore di vincere, e tutto rispecchia il mutamento del condottiere, che dopo aver condotto la squadra alla rimonta, poi bada a proteggersi e inevitabilmente commette lo stesso errore, vedi Avezzano.

Campobasso assente da subito ed al 4’ il Pineto ne approfitta con Tomassini per raccogliere un regalo dentro l’area piccola. Lo svarione iniziale non infastidisce minimamente la reazione del Campobasso che comincia a macinare gioco come sa fare quando deve portare in porto il risultato. Brenci e Bontà  s’impossessano della zona media, sulla sponda sinistra Alessandro dà lezione di gioco a Della Quercia e Pepe, invece Speedy Gonzales Cogliati svaria su tutta linea offensiva. La squadra di Amaolo non capitola con la complicità del direttore di gara che per due volte dice ‘ho visto io’, bontà sua: due rigori non fischiati al Campobasso. Ma al terzo tentativo della squadra rossoblù l’arbitro non può sottrarsi dall’indicare il dischetto, Alessandro ci mette poco a mandare il portiere da una parte e la palla dall’altra. Tutto secondo copione. Quando il Campobasso decide di giocare non ce ne per nessuno, anche perché è sufficiente dare la sfera sulla trequarti del campo avversario a Alessandro e Cogliati perché può succedere sempre qualcosa. Si torna in campo con i buoni propositi, e dopo aver saggiato le condizioni fisiche del Pineto il Campobasso in 3minuti serve il sorpasso con Zammarchi e il doppio sorpasso con Alessandro, il tutto con la partecipazione di Cogliati. Tutto finito. Nemmeno per idea. S’iniziano con i soliti cambi per riempire la scheda di partecipazione, la serie D è pur sempre una categoria di rispetto. A dare il via è Amaolo, a seguire Cudini tira fuori prima Zammarchi, e il Pineto accorcia con Pepe, coincidenza, nessuno può asserirlo, nel calcio non c’è mai una risposta certa. Dopo qualche minuto Cogliati lascia il posto a Musetti e il Pineto riequilibra la bilancia. Colpa di Musetti, neanche per idea, perché l’attaccante aveva pescato anche un diagonale perfetto, ma l’assistente dice di no. Il pari del Pineto è solo frutto del calo di concentrazione, quando pensi che tutto è terminato, allora devi pensare al peggio. Peccato, non per come è andata la gara, ma perché si è perso l’occasione di accorciare le distanze dal San Nicolò e guardare alla trasferta di Matelica con un occhio speranzoso, si sa la speranza è l’ultima a morire.

CAMPOBASSO 3 – 3 PINETO
CAMPOBASSO (4-3-3): Raccichini, Fabriani, Vanzan, Brenci, Menna, Dalmazzi, Bontà, Candellori, Cogliati, Alessandro, Zammarchi

A disposizione: Natale, Sbardella, Pistillo, La Barba, Sanseverino, Barbetta, Tenkorang, Musetti, Giampaolo
Allenatore: Mirko Cudini

PINETO (4-4-2): Shiba, Della Quercia, Pepe, Bianciardi, Tomassini, Speranza, Ciarcelluti, Festa, Camplone, Acquadro, Pierpaoli

A disposizione: Amadio, Di Renzo, Alessandro J., Marini, Orlando, Di Giovacchino, D’Angelo, Di Girolamo, Massa
Allenatore: Daniele Amaolo

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