Calcio Serie D – Il Campobasso a l’Aquila senza il capitano Nonni, ma con l’intento di portare a casa i punti per lo scudetto.
Il Campobasso si presenta a l’Aquila con un biglietto da visita di tutto rispetto, 11 giornate con un risultato positivo: 7 vittorie e 4 pareggi. Un cammino che gli ha regalato la prima posizione che detiene dalla 16^ giornata. E’ sufficiente per intimorire la squadra di Cappellacci? Io credo di no. E vi spiego il perché. In un campionato dove non ci sono campioni, nemmeno in erba, l’equilibrio la fa da padrone. E’ sufficiente guardare la classifica, a –3 c’è la Sambenedettese, a –5 l’Aquila e a -6 l’Avezzano, che a loro volta sono tallonati dal Senigallia, dal Roma City, dal Chieti e dal Notaresco. In sostanza è un campionato molto equilibrato, dove le otto squadre proiettate verso l’alto, possono vincere, pareggiare e perdere negli scontri diretti. Il Campobasso ha il vantaggio di aver cambiato volto dopo il cambio della guida tecnica, ma sappiamo anche che dopo il mercato di riparazione assistiamo a tutto un altro torneo. L’ha dimostrato la Sambenedettese che ha avuto la reazione di ribaltare il risultato dopo essere andato sotto con l’Avezzano. Il gruppo di Pergolizzi è consapevole che la promozione passa per gli scontri diretti, puoi pareggiare anche con l’Atletico Ascoli, ma se vinci con l’Aquila domenica prossima il primo posto non te lo toglie nessuno e incrementerai il vantaggio con una pretendente al titolo. Il campionato di Serie D è il più difficile, solo la vincente di ogni girone sale in Serie C, i playoff è solo una speranza di un eventuale ripescaggio se qualcuno non si iscrive, ma abbiamo avuto esperienza in merito. Di conseguenza bisogna andare a l’Aquila con l’intento di vincere. Pergolizzi e i suoi ragazzi lo sanno, e l’impegno non mancherà di sicuro, l’importante è uscire dal ‘Gran Sasso’ con i tre punti in tasca, con o senza il bel gioco. Per l’occasione il club abruzzese ha indetto la giornata rossoblu.