Calcio Serie C – Il Campobasso spera di ripetere la trasferta di Bari:“Yes we can”.
Ora più che mai la squadra ha bisogno di sentire il calore dei suoi tifosi e il sostegno del popolo sportivo campobassano e non.
Un po’ all’americano “Yes we can” e un po’ anche lo spagnolo “Podemos”, lo slogan “Insieme possiamo”, accompagna il Campobasso verso la sfida contro il Picerno che rappresenta una trasferta alquanto insidiosa, considerato che la squadra di Leonardo Colucci riesce a fare punti tra le mura amiche. Ma il Campobasso non può sbagliare la gara, ha bisogno di punti salvezza, diciamola tutta, non dobbiamo farci risucchiare nella zona melmosa e costringerci a giocare sempre con l’ansia addosso. La sfortuna di Cudini, squalificato per la trasferta, e non aver avuto la possibilità di disporre la rosa al completo, ha dovuto rivoluzionare schemi e gioco per le troppo assenze: squalifiche e infortuni. Come in questa occasione, dove il portiere Zamarion e Emmausso ancora non riescono a smaltire l’infortunio, e quindi non saranno a disposizione del tecnico. A questo punto del campionato c’è da fare gruppo, tra i calciatori e squadra e tifosi, se non vogliamo tornare a giocare in un campionato anonimo. C’è da difendere la categoria, i tifosi lo sanno, ma il popolo sportivo campobassano si è sempre fatto trascinare dai risultati, è un errore commesso nel passato e speriamo di non cascarci di nuovo. Il Picerno, una esordiente come noi, nel ricevere il Campobasso è stato richiamato dal tecnico, non si fida del Campobasso: “Bisogna pedalare con la testa bassa sul manubrio, i 40 punti non ci assicurano la salvezza, perché la quota si è alzata”. Un Picerno piuttosto concentrato e il tecnico Leonardo Colucci tiene a ribadire: “Il Campobasso ha un bel gioco ed è una matricola come noi e vuole restarci in Lega Pro”.