Calcio Campobasso – Dopo tre mesi d’inferno è difficile recuperare la fiducia del tifoso rossoblu.
1 min readIl calcio campobassano ha vissuto di alti e bassi. Con la sentenza del Tar Lazio termina anche l’era Gesuè. Chi raccoglierà l’eredità? E’ la domanda che la tifoseria rossoblu si chiede. Non è mio costume entrare nelle ‘faccende’ societarie, non l’ho mai fatto, mi piace parlare dell’aspetto tecnico della squadra in campo. Certamente ora c’è un vuoto da colmare. Di fallimenti ce ne sono stati a iosa: Molinari, Di Stefano, Berardo, Di Palma, Capone. Tante anche le ripartenze: Scasserra ripartì dalla Prima Categoria con il titolo della Fiamma Campobasso, poi ci fu l’era Berardo con il titolo di Eccellenza dello Smart Guines Sepino, una cavalcata entusiasmante, tanto da portare sugli spalti nell’ultima giornata con la Pro Vasto ben 18.000 spettatori e la promozione nella C2. Poi entrano in scena il duo Iacampo-Rizzi con il titolo di Eccellenza della Polesiana, che centrò la Serie D e c’è il passaggio a Capone che con l’appoggio del sindaco Di Bartolomeo riescono a trovare la benificenza della Figc con il ripescaggio in C2. Da Falcione che rileva il titolo del Campobasso 1919 a Gesuè ci sono altri personaggi che si affacciano negli uffici di Selvapiana. Oggi 8 settembre 2022, c’è un grande punto interrogativo che aleggia sul possibile rilancio della squadra cittadina. E’ inutile rimarcare che la tifoseria rossoblu non si rappresenta nel Campobasso 1919, vuole qualcosa di più, dopo la cocente delusione di questi tre mesi d’inferno.