27 Aprile 2024

CALCIO – ’50 sfumature di blucerchiato’ l’omaggio di Pasquale Castaldi alla Polisportiva Roccaravindola.

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Presentato ieri sera, nella sala eventi dei Fornai Ricci, il libro che ripercorre la storia del club. Un evento che ha regalato tante emozioni a tutti coloro che numerosi vi hanno preso parte

MONTAQUILA. È stato presentato ieri sera, nella splendida location dei Fornai Ricci, il libro di Pasquale Castaldi ‘Cinquanta sfumature di blucerchiato’ che ripercorre la storia del Roccaravindola che proprio quest’anno ha compiuto cinquant’anni. Fu fondata il 13 ottobre del 1973 e da quel giorno non ha mai interrotto la sua attività agonistica. Castaldi, da ben 37 anni è il segretario della società, che ha voluto omaggiare con un libro per rendere onore a tutti coloro, soprattutto quelli che non ci sono più, ma che hanno contribuito a raggiungere importanti traguardi sportivi. “La storia della Polisportiva Roccaravindola è il risultato della somma di tutti coloro che l’hanno scritta” si legge infatti sulla copertina del libro.

All’evento, che ha regalato grandi emozioni a quanti numerosi vi hanno preso parte, erano presenti anche l’assessore regionale allo sport Salvatore Micone, il sindaco di Montaquila Marciano Ricci nonché presidente onorario della società da quasi vent’anni, il presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia, il presidente della Figc Molise Piero Di Cristinzi, i rappresentanti di alcune società sportive come Vastogirardi, Città di Isernia San Leucio, Aurora Alto Casertano, Boys Roccaravindola e Montaquila calcio a 5. Non poteva mancare ovviamente la squadra e anche le vecchie glorie del Roccaravindola.

Nel ringraziare i presenti, l’attuale presidente della Polisportiva, Michele Perna- visibilmente emozionato- ha sottolineato che il calcio come tutto lo sport non è solo sana competizione sul campo, ma anche amicizia, aggregazione, confronto, rispetto, crescita sportiva e personale, quella che fa bene al cuore. Ha poi rivolto un ringraziamento particolare a Mario Siravo dirigente in carica da cinquant’anni e socio fondatore del club e a Luca Forte, nipote di Pasquale Castaldi che ha curato la veste grafica del libro. «I padri fondatori seppur inconsapevolmente, scegliendo i colori blucerchiati della Sampdoria, ci hanno regalato un patrimonio inestimabile perché la maglia blucerchiata è stata definita la più bella del mondo- ha aggiunto Perna-. Il campionato che rimarrà nella storia è quello della stagione 1993/94 quando il Roccaravindola vinse il massimo torneo regionale. Oltre ai risultati sportivi la Polisportiva è sempre stata un connubio tra sport, aggregazione sociale e solidarietà. Si è fatta promotrice attiva di raccolte fondi e beni di prima necessità nelle varie calamità naturali che hanno colpito l’Italia come il terremoto di San Giuliano di Puglia, dell’Abruzzo e dell’Emilia-Romagna, nonché iniziative di solidarietà promosse dall’Unicef. Valori ed iniziative ufficialmente attestate con il conferimento alla società, lo scorso novembre, della benemerenza per i primi cinquant’anni di attività da parte dei presidenti federali Giancarlo Abete e Gabriele Gravina». Perna, ha ringraziato le bandiere storiche prematuramente scomparse come Raffaele Volpe, Sergio Siravo, Remo Pio Perna, Mario Castaldi, Domenico Di Mauro primo presidente della storia della Polisportiva. «Una società sportiva deve essere vista anche come ultimo baluardo per la salvaguardia di un tessuto sociale sempre più fragile, ultima barriera verso uno spopolamento inevitabile per tenere unite generazioni di gioventù», ha concluso il numero uno del club.

Durante la cerimonia si sono susseguiti vari interventi che hanno fatto un plauso alla piccola società, tra cui il Presidente della Figc Molise Piero Di Cristinzi che ha detto: «Il Roccaravindola è la storia di una comunità che si è unita nei colori blucerchiati e da questo club poi è nata l’autonomia». Castaldi, l’autore del libro, ha raccontato anche qualche aneddoto.

A moderare l’evento, il giornalista e caporedattore della Gazzetta dello Sport Antonino Morici, il cui papà Franco è stato uno dei soci fondatori del club: «Persone come Pasquale fanno un lavoro straordinario che aiuta a mantenere il ricordo di uomini, di valori, di umanità- ha esordito Morici nel ringraziarlo-. Questo libro tra cinquant’anni avrà un valore enorme, sarà un privilegio sfogliare queste pagine, rivedere le foto dei fondatori, riscoprire quelli che sono stati i primi protagonisti di quest’avventura straordinaria. Un libro che evidenzia il legame tra la comunità, Roccaravindola, il paese e la squadra. Quando si ha il privilegio di entrare nelle storie di campioni delle squadre più importanti riesci a renderti conto di come certi valori non cambiano mai, sono uguali in Terza categoria come in Champions League perché il traguardo sportivo viene ottenuto attraverso l’eccellenza di tre componenti: la squadra, le persone e l’identità. Il Brasile più forte della storia quello dell’‘82 non ha vinto il Mondiale. Il Paris Saint-Germain con Messi, Mbappé, Neymar non ha vinto la Champions League. Lo hanno vinto squadre che avevano valori migliori, che avevano uomini con principi più profondi e con una identità, cioè un collegamento tra la realtà locale, piccola o grande che sia, Parigi o Roccaravindola non importa, che in quel momento li aiutava a raggiungere il massimo obiettivo. Io c’ero quando è stato inaugurato il campo sportivo a Roccaravindola, fu un giorno fantastico, fu una festa incredibile. Per me questa è casa, i miei nonni hanno vissuto qui tanti anni, mio padre è stato uno dei primi dirigenti, l’allenatore Domenico Milano è un mio carissimo amico. Sapere che Vincenzo Sasso, che ora è match analyst nel Ferencvaros e che ha vestito la maglia del Roccaravindola, per me è un onore, un piacere perché quando parti da realtà così piccole dove fai più fatica, dove devi correre di più, devi sudare di più per arrivare ad avere degli obiettivi, per raggiungere dei traguardi, il risultato che hai in cambio è molto più alto. È facile vivere a Roma o a Milano e avere il sogno di giocare nella Roma. Fai il provino, sei vicino casa, dieci minuti e arrivi a Trigoria. Magari hai anche la fortuna di farti conoscere. È più difficile partire da qui, ma se ce la fai, il risultato ti dà molta più soddisfazione».

Le premiazioni hanno chiuso la cerimonia. È stata donata una targa a tutti coloro che sono stati i primi fondatori e i protagonisti della storia della Polisportiva Roccaravindola, un riconoscimento al merito a partire da Domenico Di Mauro, noto a tutti come ‘Mimì’, che è stato il primo presidente della storia dal 1973/74 al 1982/83 e poi a seguire tutti gli altri. A fine serata anche un momento conviviale con lo scambio di auguri in vista delle imminenti festività natalizie.

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