BASKET A 1 – LA MOLISANA MAGNOLIA, ALTRO FINALE THRILLING: VITTORIA SUL SUONO DELLA SIRENA
4 min readAncora una volta Parks determinante per le sorti delle rossoblù coi suoi 25 punti. In doppia cifra anche Togliani e Milapie.
Sabatelli: «Tanta sinergia nel gruppo per un’affermazione che vale tantissimo»
E-WORK FAENZA BASKET PROJECT 63 – LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 64 (18-15, 30-30; 50-49)
FAENZA: Moroni 4 (1/3, 0/3), Davis 6 (2/4, 0/1), Hinriksdottir (0/2, 0/1), Niedzwiedzka 3 (1/4, 0/2), Kunaiyi Pallas 19 (7/12); Cupido 14 (2/7, 3/6), Policari 10 (2/3, 2/5), Franceschelli 3 (1/2 da 3), Egwoh, Baldi 4 (1/1). Ne: Georgieva e Fabbri. All.: Ballardini.
CAMPOBASSO: Trimboli (0/3), Kacerik 3 (1/3 da 3), Parks 25 (4/7, 4/6), Perry 2 (1/3, 0/1), Milapie 10 (4/6, 0/1); Nicolodi 7 (2/6, 1/4), Togliani 15 (4/6, 0/1), Narvičiūtė, Battiisodo 2 (1/2). Ne: Giacchetti. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Capurro (Reggio Calabria), Roiaz (Trieste) e Pallaoro (Trento).
NOTE: tiri liberi: Faenza 13/21; Campobasso 8/14. Rimbalzi: Faenza 36 (Kunaiyi Pallas 22); Campobasso 30 (Parks 7). Assist: Faenza 11 (Cupido e Davis 3); Campobasso 19 (Kacerik, Milapie e Nicolodi 4). Progressione punteggio: 6-9 (5’), 21-24 (15’), 42-39 (25’), 54-53 (35’). Massimo vantaggio: Faenza 6 (21-15); Campobasso 5 (6-11).
Con il cuore, con la forza e con una resilienza da romanzo. In una stagione da assoluto batticuore – come testimoniato dalle ultime tre gare da Sesto San Giovanni in poi – La Molisana Magnolia Campobasso infila il secondo successo consecutivo (il primo da squadra viaggiante) e va ad espugnare Faenza vivendo un finale dalle mille emozioni.
Nell’arco degli ultimi cinque secondi, al PalaBubani, prima Franceschelli con una tripla scompagina il punteggio, poi è un’infinita Parks (25 punti per l’esterna statunitense top scorer del match) a regalare il successo ai #fioridacciaio che, infine, tirano un lunghissimo sospiro di sollievo quando con un secondo sul cronometro Kunaiyi Pallas fallisce una sorta di ‘rigore a porta vuota’ e può dare il via alla festa delle molisane, arrivate a centrare il terzo successo nell’arco delle prime cinque gare con un epilogo che, così come nel turno precedente con Ragusa, allontana l’amarezza di quel canestro subito sulla coda dall’ex Gorini a Sesto San Giovanni.
IMPATTO ALTERNO In un avvio molto fisico sono Parks, Milapie e Kacerik a provare a dare sostanza alle rossoblù che volano in due circostanze anche a due possessi di margine (4-9 prima, 6-11 poi), massimo vantaggio di serata. Poi, con un parziale di 7-0 Faenza si porta avanti, Parks e Togliani provano ad impattare, ma sono ancora le faentine ad avere l’inerzia dalla loro alla fine del periodo (18-15).
STRAPPO SUTURATO In avvio di secondo quarto, Faenza vola anche sul +6 del 21-15, ma con sette punti in successione Parks riporta avanti le magnolie (21-22) con Nicolodi che va a completare un break di 9-0 che tiene avanti le campobassane. La lunga trentina è in palla ed assieme a Parks è il riferimento offensivo di un gruppo che va all’intervallo in perfetta parità con le avversarie (30-30).
ALL’INSEGUIMENTO Il ritorno sul parquet vede le magnolie costrette ad un inseguimento continuo di fronte ai tentativi di fuga delle faentine. Parks firma il sorpasso (43-44), Nicolodi il paria a 47 e Togliani un nuovo vantaggio (48-49), che però non si mantiene tale alla chiusura del periodo (50-49).
VIETATO AI DEBOLI DI CUORE Faenza prova a distendersi in avvio di quarto periodo (54-49), ma Togliani sa come ricucire. Poi Milapie dalla lunetta riporta avanti Campobasso, Perry trova finalmente la retina, anche se Faenza rientra e, in un gioco di sorpassi e controsorpassi, Milapie prima e poi Parks nel concitatissimo finale regalano alle campobassane una gioia infinita, il coronamento di una gara fatta di grande applicazione in un match in cui le magnolie erano prive anche di Quiñonez, tenuta fuori precauzionalmente per delle noie fisiche.
SABATELLI RAGGIANTE Di fatto, così, per coach Mimmo Sabatelli c’è la forte consapevolezza della qualità di un successo che vale doppio, se non triplo a fronte di tutto il percorso periglioso affrontato dalle sue.
«Senz’altro ci mancava una rotazione importante come quella di Quiñonez, ma abbiamo lavorato in grande sinergia in quella che è stata una gara molto intensa e fisica. È un successo che vale davvero tanto».
Poi, su quella che è stata un’altra gara decisa sulla coda aggiunge: «Questo è il sale del basket. Così come con Ragusa, le ragazze sono state brave nel momento cruciale. Non si sono disunite dopo la tripla di Franceschelli perché tante altre squadre avrebbero accusato il colpo e, dopo il time-out, hanno trovato un gran canestro da tre. Loro non hanno trovato il canestro quasi sulla sirena, ma questo è il bello ed al tempo stesso il brutto di questa disciplina».
Dalla loro, peraltro, le magnolie sono state abili a tenere fuori dalla partita Davis sul fronte faentino. «Avevamo preparato una difesa specifica su di lui, così come su Kunaiyi Pallas, devastante però a livello di rimbalzi. Alla fine, però, abbiamo centrato un exploit importante, frutto di una gran bella partita e, perciò, complimenti a noi».
In particolare ad una Robyn Parks ancora una volta decisiva. «Lei è fondamentale per noi. È stato il primo elemento che abbiamo confermato quest’estate a testimonianza della sua importanza per questo gruppo, testimoniata da una prima stagione di assoluto rilievo. Senz’altro attendevamo molto da lei ed il suo inizio di stagione è stato impressionante. Complimenti però anche ad Anna Togliani che ci ha messo grande sostanza, ma tutte le giocatrici chiamate in causa hanno portato ognuno il proprio contributo a quest’affermazione»
SASSARI ALL’ORIZZONTE Ora, per le campobassane, ci sarà il ritorno nello scenario dell’Arena contro un’avversaria come la Dinamo Sassari che è tra le grandi protagoniste di quest’avvio (quattro successi in cinque gara) e che, a proposito di gare dall’epilogo intenso, riporta alla mente la finale del torneo ‘Campobasso per lo sport’ a settembre quando un buzzer-beater di Carangelo da centrocampo decise la contesa tra #fioridacciaio ed isolane.
«Il ricordo – sottolinea coach Sabatelli – è ancora vivo ed è il segnale di una gara molto difficile, ma ci penseremo dalle prossime ore».