Alla Molisana Magnolia non è sufficiente il ‘cuore’ per evitare la sconfitta contro l’Allianz di Sesto San Giovanni
4 min readCoach Mimmo Sabatelli loda il gruppo: «Dispiace questo scarto perché non rende merito a quanto fatto sul parquet»
ALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI 89
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 73
(26-13, 45-33; 61-53)
SESTO SAN GIOVANNI: Verona 13 (4/9, 1/5), Panzera 10 (2/4, 2/3), Gwathmey 23 (5/8, 3/8), Oroszova 10 (2/6, 2/2), Graves 17 (6/9, 1/1); Ercoli 13 (6/6), Arturi 3 (0/1, 1/1), Ronchi, Gilli. Ne: Nespoli, Merisio e Pellegrini. All.: Zanotti.
CAMPOBASSO: Bonasia 13 (3/5, 2/5), Gorini 9 (2/3, 1/5), Mancinelli 18 (3/5, 4/6), Marangoni 6 (1/2, 1/2), Bove 5 (1/4, 1/2); Sanchez 15 (3/5, 3/4), Giardina 7 (3/5, 0/1). Ne: Amatori, Egwoh e Falbo. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Moretti (Perugia), Grazia (Bergamo) e Culmone (Bologna).
NOTE: tiri liberi: Sesto San Giovanni 9/9; Campobasso 16/29. Rimbalzi: Sesto San Giovanni 28 (Panzera 6); Campobasso 26 (Bove 8). Assist: Sesto San Giovanni 10 (Verona e Panzera 4); Campobasso 6 (Bonasia e Bove 2). Progressione punteggio: 11-8 (5’), 37-20 (15’), 48-41 (25’), 75-63 (35’). Massimo vantaggio: Sesto San Giovanni 18 (86-68); Campobasso mai.
QUATTRO TATTICO In uno schieramento con Marangoni quattro tattico (spot che sarà occupato successivamente anche da Gorini) per preservare nelle rotazioni le due sole lunghe a referto (Bove e Sanchez), per le rossoblù l’avvio è da erta himalaiana. Sesto San Giovanni va subito sul 7-0, ma, dopo l’ingresso di Carolina Sanchez, le magnolie ritrovano la via ed arrivano anche al meno uno (11-10) dopo il canestro di Bove. Qui le rossoblù restano in scia delle proprie avversarie, capaci però di piazzare un break di 10-0 con cui arrivano al 26-13 con cui si chiude il quarto.
AZIONE E REAZIONE Quello che, in altre circostanze, avrebbe rischiato di essere una mazzata vede le magnolie capaci di mantenere la barra dritta anche se, nella prima metà del secondo quarto, Sesto San Giovanni prova ad aumentare il margine arrivando sino al +18 del 38-20. La zona 3-2 ordinata dal coach Mimmo Sabatelli ed il fosforo di Gorini che arma Mancinelli e Sanchez consentono alle campobassane di scrivere un parziale di 13-7 con cui si arriva all’intervallo lungo con un gap di quattro possessi da dover recuperare (45-33).
COSTANTE RISALITA Il rientro sul parquet regala un ulteriore parziale favorevole alle magnolie di 8-0 con un 45-41 che pare girare l’inerzia del confronto. Un gioco da tre punti di Graves ed il canestro di Gwathmey (top scorer di serata a quota 23) ampliano il margine con i #fioridacciaio che però non si disuniscono e riescono con le triple di Mancinelli, Marangoni e Gorini a tenere testa ai tentativi di fuga delle lombarde, restando con otto lunghezze da recuperare al 30’ (61-53).
GIARDINA ON FIRE Una Giardina in striscia prova a dare ulteriore mordente alle campobassane, ma la fatica inizia a farsi sentire e così il Sesto San Giovanni amplia lo scarto sino al meno sedici finale (89-73) con sei elementi oltre i dieci punti – tutto lo starting five ed Ercoli – tra le padrone di casa e prove in doppia cifra per Mancinelli, Sanchez e Bonasia, invece, tra le magnolie.
CUORE D’ACCIAIO Per il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli l’analisi, a referto chiuso, non può non focalizzarsi sul cuore e sulla determinazione messa in mostra dalle sue giocatrici.
«La squadra ha dato vita ad una prova di notevole orgoglio e dispiace perché, alla fine, il meno sedici non rende merito a quanto questo gruppo aveva saputo fare sino a quasi metà dell’ultimo periodo. Siamo stati in grado di risalire la china in più di una circostanza e lo abbiamo fatto con sole sette rotazioni. Devo fare i complimenti a queste ragazze per il carattere che hanno messo in campo».
Poi, sulle risposte offerte a livello individuale, aggiunge: «La peculiarità di questo gruppo è l’avere la possibilità, in ogni circostanza, di mettere qualche elemento dell’organico in luce. Ognuna ha la possibilità di dare il proprio importante mattoncino alla costruzione complessiva e questo ci fa guardare con ancora più curiosità a quelle che sono le nostre potenzialità una volta che saremo al completo (o quasi), quando cioè la possibilità di poter avere diverse rotazioni non ci farà pagare in termini di lucidità e stanchezza quanto invece meriteremmo».
Circa, infine, l’utilizzo da quattro tattico di Marangoni e Gorini, Sabatelli riconosce come «è stata una necessità, che ci ha portato ad una rotazione di elementi per preservare le nostre lunghe. Siamo riusciti a creare più di un problema ad una squadra importante le cui tre straniere hanno messo a segno ben 50 punti. Per noi è un segnale da cui ripartire con forza in vista dei prossimi impegni».
DICEMBRE IN VISTA Domenica, per aprire il mese di dicembre, le magnolie ospiteranno presso ‘La Molisana Arena’ il San Martino di Lupari.
«Ci attende un’altra settimana di lavoro serrato, forti della convinzione di un lavoro sempre più proficuo. Mi auguro ci possano essere ulteriori novità, anche se, sul fronte delle infortunate, pur migliorando con forza sotto l’aspetto fisico, non credo potremmo avere delle novità in vista di questo match. L’auspicio è quello di vedere – prima della fine dell’anno – il roster costruito quest’estate in base alle idee che ci siamo dati se non proprio al completo, perlomeno nella maniera più vicina possibile allo standard ideale. E, incrociando le dita, per quelli che sono gli ultimi riscontri, con soddisfazione posso dire che siamo senz’altro sulla buona strada».