CALCIO – Il Roccaravindola compie 50 anni. Buon compleanno a una storica e gloriosa società.
Fu fondata il 13 ottobre del 1973. Da quel giorno non ha mai interrotto la sua attività agonistica
ROCCARAVINDOLA. Ha scritto pagine importanti della storia del calcio molisano. È stata una cantera per molti ragazzi, che dopo aver indossato la maglia blucerchiata, sono addirittura approdati tra i professionisti. Ha regalato emozioni a generazioni di tifosi. Come tutte le società, la Polisportiva Roccaravindola ha vissuto momenti di gloria e anni difficili, ma da quel 13 ottobre 1973, anno in cui venne fondata, non ha mai interrotto la sua attività agonistica portata avanti sino ad oggi con impegno e passione dai vari dirigenti che negli anni si sono succeduti.
Particolare è la storia del club. Il 13 ottobre 1973 un gruppo di amici di Roccaravindola decide di fondare una società sportiva per permettere ai giovani del posto di giocare a calcio, sport che a quell’epoca solo pochi paesi nei dintorni praticava a livello agonistico. Viene così eletto un Consiglio Direttivo alla cui Presidenza viene nominato l’infaticabile Domenico Di Mauro, che rimarrà in carica fino alla stagione 1982/83. Dopo il primo campionato terminato al 2° posto dietro gli isernini della “Stella Rossa”, l’anno successivo arriva la vittoria che proietta la società ravindolese a confrontarsi con la 2^ Categoria della Campania (alla quale apparteneva calcisticamente il Molise). Intanto il 19 gennaio 1974 la società delibera di costruirsi in economia un campo sportivo su un terreno preso in affitto. Ai lavori prendono parte tutti, dirigenti, tifosi, e gli stessi giocatori che non vedevano l’ora di calcare quel campo tanto desiderato.
La stagione che è rimasta più nel cuore dei tifosi ravindolesi è senz’altro quella della vittoria del campionato di Eccellenza nel 1993/94. Un gruppo fantastico guidato con grande sapienza dall’indimenticabile Pino Nacci, tecnico cassinate molto preparato che si dimostrò un grande maestro di vita per i suoi ragazzi. «La partita più bella – ricorda Pasquale Castaldi segretario del Roccaravindola da ben 37 anni- fu quella giocata a San Giacomo degli Schiavoni. I tifosi si spostarono in massa con due pullman. C’era la Turris che ci seguiva a due punti. Sarebbe stato sufficiente il pareggio in quella partita per vincere il campionato. Quando tornammo c’era tutto il paese ad attenderci». Di quell’annata si ricordano soprattutto le grandi prodezze di Ambrosanio, talentuoso mancino napoletano, che sui calci piazzati era la dannazione dei portieri avversari.
Tornando indietro negli anni, nel 1978/79 il club scoprì due talenti, entrambi centrocampisti, Pino Evangelista di Monteroduni e Renato Veneziale di Carovilli che furono ingaggiati dal Cassino che all’epoca militava in serie C. Veneziale proseguì la carriera in varie squadre, tra cui Nardò, L’Aquila e Castel di Sangro.
Venendo ai giorni nostri, hanno indossato la casacca blucerchiata, oltre all’attore Maurizio Santilli, anche Vincenzo Sasso e Nicandro Vizoco che ha iniziato a fare il preparatore atletico con il Roccaravindola in Eccellenza. Sasso fa il match analyst con Stankovic all’estero dopo essere stato prima all’Inter e poi all’Udinese. Vizoco è invece è approdato in Serie A con Di Francesco nel Sassuolo proseguendo la carriera nel Pescara e nella Roma.
«Questi cinquant’anni- dice Castaldi- vogliamo dedicarli a coloro che non ci sono più e che hanno dato un grosso contributo alla società come il primo presidente Domenico Di Mauro e poi Pio Remo Perna che nella stagione 1995/96 prese in mano il club che rischiò l’estinzione. Ricordiamo anche Raffaele Volpe e Pino Nacci l’allenatore che ci ha portato in serie D. Ma la bandiera storica resta Sergio Siravo che è stato prima giocatore, poi allenatore e alcuni anni fa purtroppo è venuto a mancare. Persone che non ci sono più e a cui siamo affezionati. Resteranno sempre nei nostri cuori».
A breve uscirà un libro che racconta tutta la storia della Polisportiva Roccaravindola e in occasione della presentazione verrà organizzata una grande festa, nella quale saranno invitati tutti coloro che hanno fatto parte del club blucerchiato.