MAURIZIO CREMONINI CHIUDE AL CUS LA SUA VISITA IN MOLISE.
“INSEGNARE AI BAMBINI E’ UN PRIVILEGIO, MOVIMENTO IN CRESCITA”
Si è chiuso ieri pomeriggio al Cus Molise il progetto ‘For Molise’ organizzato dalla Fip Molise che ha visto il tecnico Federale Maurizio Cremonini, responsabile nazionale del minibasket confrontarsi con il territorio regionale, attraverso un viaggio presso i centri regionali. Un viaggio fatto di incontri con bambini, tecnici, dirigenti e genitori. Un viaggio che ha posto le basi per una crescita costante del minibasket in una realtà, quella molisana, che ha dimostrato attenzione e grande apprezzamento per gli insegnamenti impartiti da Cremonini, uomo che da oltre venti anni ha messo la propria esperienza e le proprie qualità a disposizione della pallacanestro con grandi risultati.
Ieri il programma del pomeriggio, alla presenza del presidente territoriale Amorosa, del coach Andrea Capobianco, del responsabile Mario Greco e degli istruttori minibasket, è stato decisamente ricco con una prima parte dedicata all’assistenza didattica alla lezione svolta dagli istruttori delle categorie Aquilotti ed Esordienti femmine. Nella circostanza Cremonini ha dato utili consigli agli istruttori portando sul campo quella che è la sua metodologia di allenamento nel minibasket. Un confronto per la crescita sia degli istruttori che dei giovani cestisti. Subito dopo il tecnico federale ha incontrato i genitori puntando l’attenzione sull’autonomia del bambino. Il responsabile del minibasket si è spostato poi nuovamente sul parquet del Palaunimol per svolgere una seduta tecnica con il gruppo Esordienti dal tema Gruppo Disomogeneo – quadro: competenze/abilità obiettivo e strumento a scelta. Tante sono state le indicazioni positive e gli insegnamenti lasciati dal coach che saranno messe in pratica nel tempo per far crescere nella maniera migliore chi decide di avvicinarsi alla pratica del minibasket. “Vado a casa con il cuore più gonfio – ha detto Cremonini – Venire in Molise per me è anche occasione per incontrare persone alle quali sono veramente affezionato e queste giornate mi hanno regalato la quotidianità con ognuno di loro. Aver visitato i centri minibasket della regione e aver accompagnato con la mia presenza la loro ripartenza, è motivo di grande orgoglio. Abbiamo vissuto mesi difficili e adesso dobbiamo mettere al centro di tutto la voglia di ricominciare e di far innamorare nuovamente i nostri bambini”. Lavoro sul campo ma anche un convegno organizzato in collaborazione con Unimol e Cus Molise nel quale ha avuto la possibilità di incontrare gli studenti. “E’ stato un altro momento importante – sottolinea Cremonini – ringrazio il presidente della Fip Amorosa e l’Unimol che mi hanno dato la possibilità di incontrare gli studenti sia dell’Ateneo che del liceo sportivo – A loro spero di aver offerto una testimonianza e ho spiegato che minibasket for life vuol dire andare in palestra ed iniziare un viaggio, un viaggio nel quale si cresce e si migliora attraverso lo sport. Gioco e pratica sportiva devono andare sempre di pari passo. E’ importante per un istruttore riuscire a catturare l’emozione del bambino e questo lo si fa attraverso il racconto di una storia che poi si trasforma in gioco. Ma cosa ancora più importante è avere un cuore grande per potersi emozionare. La crescita avviene anche attraverso la collaborazione – prosegue Cremonini – e anche in questo è fondamentale il lavoro di un istruttore. Ricordate, allenare è un’opportunità, insegnare ai più piccoli è un privilegio. L’insegnamento dato ai bambini ci fa crescere come persone migliori”. Sul confronto con i genitori Cremonini è stato chiaro: “I genitori devono aiutarci a condividere il progetto educativo – ha rimarcato – nessun sogno di avere in casa il campione ma la convinzione che solo la definizione di un contesto educativo condiviso può aiutare i bambini a realizzare il loro percorso nella vita”.
In Molise ci sono base solide per il minibasket, un punto di partenza importante per costruire il futuro. “E’ vero – dice – e ho visto tante bambini alle prime armi. Questo è un bel segnale, vuol dire che la fiducia nella pallacanestro e nel minibasket c’è, sta a noi adesso dare le risposte giuste con professionalità con coerenza e la capacità di essere sempre testimoni di un progetto educativo”.