TRECENTO SOLDATI EVITARONO LA CADUTA DI VENEZIA DALL’ASSALTO DELL’ESERCITO AUSTRO UNGARICO

Nell’agile ma densa pubblicazione, l’Autore riesce ad introdurre il lettore, anche non particolarmente esperto di storia, nelle drammatiche vicende della “Battaglia del Solstizio”, vera premessa della vittoria finale conseguita dall’Italia nel Novembre del 1918.

L’amore dell’Autore per la propria terra traspare dalla capacità di “far parlare” i luoghi: ogni paese, ogni casa, perfino ogni argine e ogni dosso diventano testimoni, silenziosi ma non meno attendibili e, ancora oggi, riconoscibili dopo le inevitabili trasformazioni.

Ma il testo racconta, soprattutto, le storie di uomini e donne, di militari e i loro familiari.

Gli atti eroici più fulgidi, pur doverosamente esaltati e sottolineati, sono fortemente ancorati ai valori umani più profondi dei protagonisti di quelle lontane vicende. Le lettere e le relazioni del maggiore Francesco Mignone e di altri combattenti, le testimonianze dei soldati sopravvissuti, anche le risposte ricevute dai familiari dell’Eroe, restituiscono in pieno un quadro d’insieme fatto di piccole gioie e preoccupazioni quotidiane, tra le quali spiccano il dispiacere per la lontananza ma anche la speranza per un futuro migliore, di pace e serenità.

Pace e serenità che, nel caso del maggiore Mignone, non sono mai disgiunti dal lieto e nostalgico ricordo di Fontanile, il paese nel quale l’ufficiale aveva trascorso gli anni più belli, un autentico “luogo

del cuore”. Un paese che oggi, grazie all’impegno dell’Autore e alla salda volontà delle Amministrazioni Civiche, può ben dirsi idealmente gemellato con Fossalta di Piave, con quell’ansa di “Lampol” nella quale Francesco Mignone e i suoi combattenti diedero l’estrema e più alta testimonianza di fedeltà alla Patria.

Lorenzo MAZZONETTO

“UN EROE DEL PIAVE”

Pag. 127

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