Sporting Venafro, l’esperienza e le qualità di Francesco Valvona per ‘esaltare’ il mix.
2 min readUn venafrano al 100% come sedicesimo elemento nell’organico di prima squadra dello Sporting Venafro.
Francesco Valvona, ancor più determinato perché autoctono, è pronto a mettere a disposizione del gruppo bianconero qualità ed esperienza per condurre il gruppo affidato al tecnico Tavone sino al traguardo prefissato.
«Dopo quasi un anno e mezzo di stop a causa del Covid-19, questa chiamata per me – spiega il diretto interessato – è una gran bella soddisfazione perché ripartire con un team come lo Sporting Venafro che ho visto nascere è una sensazione unica e non posso far altro che ringraziare il presidente Gianluca Primavera per questa opportunità che mi sta fornendo e che mi consente di ritrovare le categorie nazionali e, allo stesso tempo, proiettare nel mio animo tutti quelli che sono i buoni propositi della vigilia».
Valvona entra in un organico che può contare altri nomi importanti per la disciplina come il concittadino Carlo La Bella e ancora due interpreti di assoluto rilievo quali Luca Caddeo e Gianni Iacovino.
«Con Carlo – spiega Valvona – ho già giocato in passato e l’ultima stagione che lo ha visto protagonista in categorie superiori lo renderà ancor più determinante. Gianni Iacovino è un bravissimo ragazzo oltre che un serio professionista. Caddeo, poi, è sempre stato un giocatore che ho ammirato da avversario ed ora avrò la fortuna di giocarci assieme. Ma, in generale, tutti gli elementi di questo team hanno qualità di rilievo e, dettaglio non marginale, i giovani che ne fanno parte hanno tutti voglia di imparare. Sarà importante riuscire a trovare le giuste sinergie perché è il collettivo a fare la differenza, come un po’ tutte le discipline di squadra».
Belle sensazioni sono quelle legate anche al rapporto con mister Tavone. «Ho avuto modo di confrontarmi con lui già prima dell’inizio degli allenamenti e devo dire che, a mio avviso, è il profilo ideale per questo team. Ama il dialogo, ha tanta voglia di imparare e crescere ed ha confermato tutte quelle qualità che avevo avuto modo di notare quando l’ho affrontato da antagonista».
Valvona, poi, si sofferma anche sul pubblico. «Spero ci sia l’opportunità, anche se in percentuale, di rivedere la gente alle partite. A Venafro soprattutto i sostenitori sono il sesto elemento in campo, un’arma in più per il nostro gruppo».
Nel frattempo – in vista della stagione che verrà – il centrale è chiaro sugli obiettivi personali, scaramantico, invece, sui traguardi complessivi del gruppo bianconero.
«Dopo diciotto mesi lontano dal parquet a livello agonistico – chiosa – il primo obiettivo sarà rimettermi in condizione e dare una mano al gruppo in campo, ma anche al di fuori in quelli che sono i compiti tipici di un ‘senatore’. Gli obiettivi di squadra? Procedere un passo alla volta verso il traguardo complessivo che è lontano, però, dall’essere svelato. Per arrivarci sarà necessario essere squadra, sia in allenamento che in partita, ma anche, per quanto possibile, nella quotidianità al di fuori del campo».