13 Dicembre 2024

LA MOLISANA MAGNOLIA SCONFITTA NELLE SEMIFINALI CONTRO IL SAN MARTINO.

Per le rossoblù resta il risultato storico: mai una formazione molisana tra le prime quattro di un trofeo tricolore.

La chiusura con la finalina per il terzo posto. L’analisi di coach Di Meglio: «Esperienza con dati su cui poter lavorare».

 

ESSEGI LUPEBASKET SAN MARTINO DI LUPARI 64

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 43

(17-13, 32-19; 45-31)

SAN MARTINO DI LUPARI: Giordano 6 (0/1, 2/4), Guarise 9 (4/9, 0/3), Mini 6 (3/4, 0/1), Arado 2 (1/6, 0/2), Rosignoli 11 (5/7, 0/3); Peserico 4 (1/7), Antonello 8 (4/4, 0/4), Fontana 8 (1/3, 2/2), Nezaj 6 (3/4, 0/4). Pini 4 (2/5), Ferraro, Rech. All.: Valentini.

CAMPOBASSO: Šrot 3 (0/3, 1/3), Egwoh 2 (1/5), Quiñonez 17 (5/17, 1/10), Falbo 8 (2/6, 1/2), Amatori 10 (4/9, 0/1); Edokpaigbe 1 (0/3, 0/1), Pragliola 2 (1/2), Di Sarno (0/3), Trozzola, Del Sole (0/3), Moffa (0/1). All.: Di Meglio.

ARBITRI: Mogavero e Moffa (Salerno).

NOTE: tiri liberi: San Martino di Lupari 4/4; Campobasso 8/15. Rimbalzi: San Martino di Lupari 45 (Arado 9); Campobasso 30 (Quiñonez 10). Assist: San Martino di Lupari 11 (Guarise 4); Campobasso 7 (Egwoh 3). Progressione punteggio: 5-9 (5’), 25-15 (15’), 34-25 (25’), 51-37 (35’). Massimo vantaggio: San Martino di Lupari 21 (64-43); Campobasso 4 (9-13).

Nella storia perché mai una formazione molisana era finita nelle prime quattro di una kermesse tricolore, sia al maschile che al femminile. Ma l’aria della semifinale finisce per essere pagata sul finale da una stoica La Molisana Magnolia Campobasso che getta il cuore oltre l’ostacolo, ma finisce col pagare il tasso d’esperienza e la maggiore età di una San Martino di Lupari che sfrutta tutte le proprie rotazioni avendo ben trenta punti dalla panchina e finisce con l’essere incrocio indigesto nel complesso di questa stagione per l’intero ambiente dei #fioridacciaio.

AVVIO DI SOSTANZA Intorno alla velocità dell’ecuadoriana Blanca Quiñonez, alla verve della play Giorgia Amatori, le giovani rossoblù partono forte prendendo anche quattro punti di margine di fronte ad un San Martino di Lupari che sbatte contro la difesa rossoblù con l’attacco che ha punti anche da Falbo e Šrot, anche se la pressione veneta porta al pari a quota 13 ed al successivo vantaggio veneto.

FERRI NEMICI Le magnolie provano ad essere efficaci in attacco, ma non hanno grande fortuna. San Martino di Lupari, invece, mantiene la propria velocità di crociera andando a prendere anche dieci punti di margine a metà del periodo con le venete che si ritrovano sul +13 all’intervallo lungo (32-19).

PERIODO ALTERNO Le rossoblù provano a rientrare nel terzo periodo arrivando anche a tre possessi, poi, però, le venete ritrovano la quadra ed arrivano ad ottenere quattordici punti di vantaggio all’altezza del 30’, passivo che, all’apparenza, potrebbe suonare quasi di sentenza.

PROCESSO DI RISALITA A quel punto i #fiorellinidacciaio provano a metterci tanta energia per cercare di rosicchiare, passo dopo passo, il gap anche se San Martino di Lupari riesce a trovare soluzioni efficaci, soprattutto dall’arco dei tre punti, arrivando al +19 (56-37) con la gara così che scivola d’inerzia verso il suono dell’ultima sirena, quando le venete prendono il massimo vantaggio di serata (+21 sul 64-43).

L’ANALISI TECNICA A referto chiuso, il coach delle campobassane Vincenzo Di Meglio analizza così la contesa. «Il roster di San Martino di Lupari aveva un’esperienza media di A2, nonché un’età media più alta. Dalla nostra, abbiamo avuto una stagione con, di fatto, cinque partite come storico agonistico. In sintesi, non sono scontento del risultato, ma ci sono alcuni aspetti in cui siamo ancora troppo ingenui. Aumentando il numero delle gare ed il vissuto di questo gruppo non potremo far altro che migliorare».

Aggiungendo poi: «Siamo felici di aver chiuso tra le prime quattro della competizione in un evento che, per noi, era anche una riprova delle situazioni su cui dover lavorare con forza in prospettiva e, su questo, abbiamo ottenuto delle indicazioni che ci saranno senz’altro molto utili».

FINALINA IN VISTA Per i #fiorellinidacciaio, ora, nell’ultima giornata di competizione ci sarà l’incrocio per il terzo posto con una domenica di gara con palla a due prevista per le 16.30.

ROSIO NEI PENSIERI L’under 20 rossoblù, peraltro, ha disputato la gara con un forte sentimento di vicinanza, proprio di tutta la family rossoblù, al dolore dell’assistant coach della prima squadra Rosario Filipponio che, nella serata di venerdì, era stato colpito dalla morte dell’amata mamma Nice.

DOPPIA CONVOCAZIONE Sempre nella serata di venerdì, peraltro, il gruppo dei #fiorellinidacciaio aveva visto due suoi elementi festeggiare la convocazione in azzurro: la seconda di quest’estate per la pivot Ashley Egwoh, la prima in questa campagna internazionale per la playmaker Giorgia Amatori. Entrambe, infatti, sono state selezionate dal commissario tecnico Roberto Riccardi per i Mondiali under 19 femminile in programma a Debrecen in Ungheria. Per le due rossoblù il ritrovo sarà l’11 in Piemonte per Amatori, il 19, invece, per Egwoh al rientro dall’European Challengers 2021 con allenamenti che proseguiranno sino al 28 per poi definire le dodici che saranno impegnate il 30 e 31 luglio nelle amichevoli con l’Ungheria e poi dal 7 al 15 agosto alla rassegna iridata con girone di prima fase contro Stati Uniti all’esordio, Egitto (l’8) ed Australia (il 10).

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