24 Novembre 2024

L’11 Luglio 1982. Nando Martellini al “Sarrià”: Campioni del Mondo!Campioni del Mondo!Campioni del Mondo!

 

 

 

 

 

 

L’urlo di Tardelli, l’entusiasmo del Presidente Pertini sul terzo gol di Altobelli che indica con il dito: non ci riprendono più, e l’esclamazione di Martellini al termine della finale con la Germania: Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Sono le tre immagini che mi riportano indietro a quella magica serata dell’11 Luglio del 1982. Sono passati 38 anni. Il tempo scorre via veloce, ma le emozioni rimangono. In quei tempi l’appartenenza di essere italiano era forte, anche se il Presidente Pertini in una intervista a Rai 3 dopo la gara dichiarò: “Sono orgoglioso di essere italiano, ma siamo cittadini del Mondo”. Quel 3 a 1 alla Germania, sintetizza tante cose, il forte legame alla terra natia di tante persone che lavoravano in terra straniera.

Per la cronaca l’avventura in Spagna non era iniziata nei modi migliori, la qualificazione al turno successivo per differenza delle reti, che rimanda a casa il Camerun, scatena la critica dei giornali, che induce il CT Bearzot a stabilire il silenzio stampa, una novità per i tempi. Parlerà solo il capitano Zoff.  Possibilità di passare al turno successivo è pari a zero. L’Italia approda alla seconda fase a gruppi, in un girone impossibile, con Argentina e Brasile. Gli Azzurri in una gara incredibile batte clamorosamente l’Argentina per 2 a 1, che vede Claudio Gentile annullare quello che era considerato il giocatore più forte al mondo, Diego Armando Maradona. Il cuore azzurro ha la meglio sulla tecnica argentina, ma per passare il turno, Rossi e compagni hanno un ostacolo duro da superare, il superfavorito Brasile di Zico e Falcao. In una gara memorabile, soprannominata “La tragedia del Sarrià”, sarà proprio Paolo Rossi a stendere i verdeoro, con una tripletta che ha il sapore del trionfo che manda in delirio l’Italia calcistica. La vittoria nella seconda fase spedisce l’Italia direttamente in semifinale, contro la Polonia di Zizì Boniek, superata per 2-0 ancora grazie alla doppietta di uno stratosferico Pablito, che porta a quota 5 le sue marcature in due partite, ha il sapore di una passeggiata. Arriva il momento topico, la finale, il momento che nessuno si sarebbe mai sognato. L’Italia è a giocarsi la Coppa del Mondo contro la Germania Ovest, che alla vigilia era favoritissima insieme al Brasile e all’Argentina. In Tribuna d’Onore con il Re Juan Carlos di Spagna, c’è il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, arrivato per la finale, vuole poter festeggiare con la squadra il titolo di Campione del Mondo. Contro i Panzer tedeschi la nostra Nazionale esprime il meglio, concretezza e senza sbavature, domina per tutta la gara, i teutonici non entrano mai in partita, e la gara termina con un secco 3-1, con reti di Rossi, Tardelli e Altobelli e di Breitner per la Germania. Al terzo gol di Altobelli Pertini grida: “Non ci prendono più”. Poi si scatena l’entusiasmo, non solo al ‘Sarrià’, il popolo calcistico italiano e non solo, invadono le strade, è tutto uno sventolio di tricolori, ha vinto il cuore italiano.

 

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