27 Aprile 2024

Il popolo sportivo campobassano non molla, domenica tutti allo stadio a sostenere Cogliati e compagni

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Qualcuno mi ha fatto notare che costruire qualcosa è meglio che comprarlo, e sono d’accordo. Costruire è il verbo giusto, giorno dopo giorno si può realizzare il sogno che la tifoseria rossoblù sta aspettando da anni, non quelli ruggenti, i tempi non sono maturi e non ci sono neanche i presupposti economici degli anni ’80, ma riportare l’entusiasmo degli anni 2000, l’era Berardo, quello si può. In queste ultime settimane c’è stato un risveglio nell’ambiente calcistico campobassano. Si sa che la migliore medicina per risvegliare dal torpore la piazza campobassana sono i risultati, i risultati si stanno allineando come la dirigenza si aspettava dall’inizio della stagione, la classifica è benevole con il Campobasso, la dichiarazione di ‘guerra’ al San Nicolò è arrivata dal massimo esponente del club, ora c’è da fare solo fronte comune fino alla fine. Il calcio ci ha riservato fulminei trasformazioni, basta un gol all’ultimo secondo per cambiare scenari che all’inizio nessuno pensava, in tutti questi anni che ho vissuto nel mondo del calcio ho imparato che non si può improvvisare, ma costruire l’obiettivo si può, mattone dopo mattone, con l’aiuto di tutti si può arrivare in cima. Ma ci vuole il coraggio di pronunciare le parole giuste, l’essenza di ciò che non si è riusciti a fare in questi ultimi quindici anni. I risultati maturati, prima contro il Pineto e poi nella tana del Matelica, non deve scoraggiare il popolo sportivo campobassano, ma deve far riflettere e guardare da dove siamo partiti. Le critiche sul tecnico, sui calciatori e la dirigenza ci sono sempre stati, anche nei momenti di splendore, è il bello del calcio, ognuno lo vede a modo suo. C’è un detto in Italia, che ci sono più allenatori che abitanti. La storia, i sogni e le ambizioni del popolo rossoblù insegna che nel momento si accorge che può rivivere un frammento di quello che è stato, ripiomba in massa ad affollare i gradoni dello stadio di Selvapiana, che ha bisogno di una sistemata per una capienza maggiore, un eventuale salto di categoria andrebbe in tilt. E’ musica per le mie orecchie la notizia che l’Amministrazione comunale si sia messo in moto per dare allo stadio un nuovo look, se si concretizza sarà la spinta necessaria per guardare oltre lo steccato della serie D. Il diktat di metà settimana della tifoseria rossoblù: andare in massa allo stadio. Sostenere la squadra in questo momento cruciale del campionato è doveroso. Cogliati, l’attaccante che ho dato il nomignolo  di Speedy Gonzales per le sue caratteristiche tecniche, ha dichiarato più volte di essere un tifoso del Campobasso, vuole bruciare le tappe con la casacca rossoblù e togliersi delle belle soddisfazioni. Al termine della stagione scorsa l’attaccante ha avuto parole di elogio per la Dirigenza: “La società, impeccabile, sempre di parola, ambiziosa, che merita davvero altre categorie, una rarità di questi tempi grigi per il calcio italiano, i tifosi sono spettacolari, dal primo giorno che sono arrivato mi è stato detto che uno degli obbiettivi era quello di riavvicinare più gente possibile al Campobasso, ecco, credo che almeno un po’ siamo riusciti in questo, vedere la curva piena fa parte di quelle emozioni che solo il calcio regala e sono fondamentali per noi giocatori. Lo staff, mister, collaboratori magazziniere, i compagni di spogliatoio sono fantastici, stiamo compiendo una bella impresa e queste cose le puoi fare solo se si è un gruppo di ragazzi fantastici, non solo in campo, ancora una volta voglio dire grazie di tutto, spero di regolare ancora belle emozioni, dentro lo sai che non sarà per sempre che potrai provare quelle emozioni che il calcio ti regala. Però alla fine mio padre mi ha sempre insegnato a essere felice per quello che si ha, non triste per ciò che manca, quindi non posso che guardarmi indietro per questi mesi e ringraziare tutti per la fantastica esperienza vissuta”. Forza Lupi!”. Il ritorno nel team del guerriero e tifoso rossoblù ha dato nuova linfa alla squadra, che ora viaggia come una freccia rossa, tutti si augurano che non deragli.

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