Calcio Eccellenza – Pasquale Marino della Turris: “Abbiamo costruito le basi ora raccogliamo i frutti”
Dopo due gare non ci meraviglia di vedere a punteggio pieno il Città di Isernia, l’Aurora Casertano e lo stesso Real Guglionesi dopo gli ultimi arrivi, ci fa un certo stupore che affiancare le squadre citate, la Polisportiva Fortore e la stessa Turris che non doveva neanche esserci alla partenza. La Pol. Fortore non ci stupisce più di tanto, ormai ci ha abituato a corse verso la vetta, quando reggerà, nessuno potrà mai saperlo, certamente che superare, seppure di misura, la corazzata Ripalimosani, sta a significare che anche quest’anno il gruppo c’è, anche se il presidente continua a dichiarare di fare un discreto campionato e raggiungere la salvezza il prima possibile. Da un analisi, anche se è prematura farla, due giornate sono una inezia su 28 gare ancora da giocare, ma le vittorie aiutano a vincere, e lo spirito della Turris che composto in un batter d’occhio sta raccogliendo punti necessari per periodi di magra che durante la stagione arrivano per tutti. Ma il gruppo messo in piedi dalla dirigenza santacrocese, guidato dall’instancabile presidente Pasquale Marino, che nel post sul sito della Società mette in evidenza che la squadra della Turris è composta da 6/11 di ragazzi Under con età tra 18 e 20 anni, ma sei sono del posto: “Nella prima giornata di campionato la Turris ha vinto contro il Venafro per 1-0. Questo significa avere delle basi e costruire sempre intorno ad esse, far crescere giovani ragazzi del posto e dar loro una possibilità di mettersi in gioco in un campionato di livello come l’Eccellenza. Questo significa credere nella forza del gruppo e nella forza delle nuove generazioni che, checché se ne voglia dire, hanno compreso molto bene cosa significa far parte di un gruppo, lavorare e sacrificarsi per il compagno al proprio fianco”. Poi il Presidente fa una osservazione giusta e mette in evidenza come la Turris può fare da traino per i ragazzi dell’hinterland : “ La Turris è questo. È supporto al territorio, è sociale, è sport, è opportunità per i nostri giovani. La Turris è la vetrina di Santa Croce nel Molise. La Turris è Santa Croce e spero che un giorno Santa Croce inizi a sentirsi un po’ Turris, inizi a lavorare come la Turris e inizi ad essere collaborativo e attore principale sul territorio come sta facendo la Turris da un po’ di anni a questa parte. La mia, anzi, la nostra, è una speranza che si basa su fatti concreti, sullo spirito di sacrificio e sul lavoro di gruppo, l’odio non ci appartiene ed evitiamo le chiacchiere sterili, ma presto molte cose saranno chiarite. Buon campionato a tutti, con la speranza che Santa Croce capisca l’importanza della Turris sul suo territorio”.