Calcio Eccellenza. Il Venafro “asfalta” il Boiano (4 a 0) e rilancia le proprie ambizioni per lo sprint finale.
VENAFRO : Russo, Fargnoli, Bravaccini, Grande, Di Iorio, Velardi, Sisti, Lillo, Di Cicco (Minichiello dal 75’), Lombardi, Bianchi.
BOIANO: D’Andrea, Cioccia, Tribuno, Di Matteo, Avantaggiati, Montuori, Massaro, Achiq, Perrella, Mauriello, Picozzi
Espulsi : D’Andrea 29’ secondo tempo
Reti : 35’, 62’ e 75’ Lombardi, 81’ Minichiello
Il Venafro “asfalta” il Boiano, imponendogli un perentorio 4 a 0, maturato soprattutto nella seconda frazione di gioco. In effetti i matesini mai in partita, col portiere venafrano relativamente impegnato nel corso dei 90’. Di contro i giovani di Capaccione hanno sfoggiato una prova maiuscola, meritando ampiamente la posta in palio.
La partita: Più equilibrata la prima frazione di gioco, con il Bojano che ha cercato d’imporre la propria manovra ala Venafro, che si è difeso con ordine e pronto a rilanciare l’azione. E, in un rapido rovesciamento di fronte, poco dopo la mezz’ora di gioco, arriva il vantaggio venafrano con l’ottimo Lombardo autore di un dosato tiro dal limite. Si va al riposo sull’1 a 0 per il Venafro e tutti pensavano che nella ripresa sarebbe venuto fuori il Boiano. E invece, i ragazzi di mister Capaccione diventavano presto protagonisti e padroni della partita con le zampate vincenti di Lombardo che nella circostanza firmava la tripletta, prima della quarta rete di Minichiello da poco entrato. Da segnalare il bruttissimo fallo del portiere bifernino D’Andrea, espulso nella circostanza. Espulsione e rigore per il Venafro che di fatto chiude la pratica Bojano. Ad arrotondare il risultato ci pensa Minichiello a portare a quattro le reti. Soddisfazione al termine nel clan venafrano, espresso dal ds Gravano : “Abbiamo fatto una gara magnifica e senza sbavature. Complimenti a tutti i ragazzi”. Con questo successo, il primo nella fase finale della stagione, il Venafro rilancia le proprie ambizioni e soprattutto crede maggiormente nei propri mezzi. E quando c’è il morale, tutto è possibile.
Tonino Atella