Andrea Zammarchi, assist e gol per il Campobasso: “Cerco di dare sempre tutto”
L’esterno d’attacco è tra i migliori elementi a disposizione di mister Cudini: “L’avversaria che mi ha impressionato di più è il Matelica soprattutto per la forza in difesa. Ma noi eravamo consapevoli di poter vincere il campionato”.
Foto: S.S. Campobasso
Sicuramente tra gli elementi più continui e pimpanti del Campobasso c’è Andrea Zammarchi. Under solo per la carta d’identità ma giocatore vero, ha messo a segno quattro reti sfornando diversi assist. Queste le sue sensazioni in attesa che, si spera, il campionato possa essere concluso.
Andrea Zammarchi, innanzitutto come procede la ‘quarantena’?
“Sto bene, cerchiamo di restare a casa il più possibile aspettando le nuove informative del Governo”.
Ripensando al campionato e quindi soprattutto a cose belle, c’è un’esultanza particolare che le sta a cuore?
“In realtà improvviso sempre, l’esultanza è istinto, in base a quello che provo nel momento in cui segno. Sono spontaneo diciamo”.
In occasione del gol di tacco di Alessandro contro l’Agnone lei è stato autore di una grandissima azione con tunnel e assist: lo ricorda bene, no? Però ha realizzato anche diversi gol, quattro per la precisione: quale ricorda con più piacere?
“Il gol che ricordo con più piacere penso sia il primo che ho fatto contro il Vastogirardi sotto la curva. Con Danilo Alessandro ci troviamo bene, avevamo già giocato insieme e spesso capita di scambiarci palla avanti e fare l’assist l’uno per l’altro. E’ un piacere fare assist oltre che segnare. Mi trovo bene sia a destra che a sinistra, cerco di dare il meglio di me nella posizione in cui il mister ritiene giusto farmi giocare”.
Sul girone, quale è stata la squadra che l’ha impressionata di più per qualità tecniche e gioco?
“Secondo me il Matelica, organizzato in difesa e con giocatori forti in attacco. Negli ultimi anni è sempre lì in testa e anche quest’anno si è rivelata competitiva”.
Lo 0-0 in casa loro cosa vi ha fatto capire?
“Un po’ di rimpianto c’è stato ma di più la consapevolezza in noi stessi. Meritavamo più noi che loro la vittoria. Quella domenica il Notaresco perse quindi dopo la partita ci credevamo ancora di più a vincere il campionato”.