CALCIO SERIE D – Campobasso -Termoli, un derby con l’ansia da prestazione. In campo e sugli spalti si vivrà l’agitazione del primo vero match importante della nuova stagione.
Una mail di un lettore (anonimo, ma sagace e corretto) sulla campagna acquisti del Campobasso, conferma quanto sia errato pubblicizzare tanto entusiasmo, si rischia di creare prima di tutto delusioni e avere sul collo il coltello della critica, pronta a rinfacciare l’eventuale esplosione, sotto altra maglia, di qualche giocatore respinto per poi finire altrove. Nessuno, al contrario, dirà mai bravo agli stessi operatori di mercato, se lo stesso farà flop. E’ sempre successo e sempre succederà nel calcio. Riflessione acuta del lettore, ma noi che guardiamo al bicchiere mezzo pieno, diamo fiducia agli operatori di mercato rossoblu e attendiamo con ansia la prima prestazione ufficiale, che manco a dirlo è un derby. Un derby che da tempo non si assisteva, bisogna tornare indietro di otto anni, stagione sportiva 2014/2015, seduto sulla panchina giallorossa il tecnico Di Meo che lo scorso anno ha portato il Campobasso in Serie D. Ma questa è storia del passato, ora si guarda al futuro. Il calcio è cambiato tanto, le società sono diventate delle vere e proprie aziende, a fine stagione si tira la linea, nessuno è disposto a mettere le mani in tasca per pareggiare i conti. Ma noi che guardiamo soprattutto alla parte agonistica, le prime impressioni del team rossoblu sono positive, e il derby con il Termoli è un banco di prova importante e rivelare che le riflessioni avute sono reali. Se da una parte ci sarà l’ansia da prestazione, anche sulla panchina opposta si vivrà la stessa agitazione, perché partire con il piede giusto oltre ad aumentare l’entusiasmo, porterà sugli spalti quel pubblico scettico deluso dagli avvenimenti degli ultimi anni.