E’ morto Luciano Prioletta, l’onestà fu il suo ideale, la passione per la fotografia la sua vita.
“Luciano tu ti metti dietro la porta degli avversari, io mi metto sul lato del Campobasso e Geremia ha detto che si mette sulla linea di centrocampo, mi raccomando tira la pellicola altrimenti le foto vengono mosse”. Iniziava così la nostra gara al vecchio romagnoli per me per Luciano Prioletta e Geremia Sozio. Siamo negli anni ’80, Luciano era alle prime esperienze come fotografo, ognuno di noi aveva il compito stabilito per non farci sfuggire nessuna azione importante. Per Luciano la passione per la fotografia poi si è maturato in lavoro, con il Quotidiano IL TEMPO, con NUOVO MOLISE OGGI e con il QUOTIDIANO DEL MOLISE dove le nostre strade si sono incrociate di nuovo, ma ormai per te lo sport non era nei tuoi pensieri, la cronaca giudiziaria era diventata la tua nuova passione. Ma dagli anni ’80 non ci siamo mai persi di vista, ci confrontavamo spesso sul giornalismo locale, tu non eri tenero nei commenti, chi non ti conosceva potevi apparire dal carattere scorbutico, ma tu eri fatto così, era il tuo modo di vivere. Ci siamo sentiti prima del tuo primo ricovero, mi hai detto che non riuscivi più a dormire e recuperare le forze, poi ho provato a richiarmarti più volte per avere notizie come era andato l’intervento, ma il telefono ha squillato a vuoto, fino alla notizia di questa mattina….ciao Luciano, porto il ricordo delle tante trasferte fatte insieme al seguito del Campobasso, come quella di Nocera quando il presidente Tonino Molinari ci pagò il biglietto di entrata perché la società della Nocerina non accettò l’accredito e poi siamo sfuggiti all’agguato dei tifosi. Quando ho avuto notizia della tua morte, in un attimo mi sono passati nella mente le tante ‘avventure calcistiche’ vissute insieme, quelle non si possono cancellare, anche se ora non ci sei più……UN ABBRACCIO OVUNQUE TU SIA….RIPOSA IN PACE….