Campobasso, cinque minuti di follia e il Palermo ne approfitta per prendersi i tre punti.
PALERMO – CAMPOBASSO 3 – 1
PALERMO (3-4-2-1): Pelagotti, Buttaro, Lancini, Marconi; Almici, Odjer, Luperini, Valente; Silipo, Floriano; Soleri.
A disposizione: Massolo, Giron, Marong, Brunori, Dall’Oglio, De Rose, Fella, Corona, Perrotta, Peretti, Doda
Allenatore: Giacomo Filippi
CAMPOBASSO (4-3-3): Raccichini; Sbardella, Menna, Dalmazzi, Vanzan; Candellori, Bontà, Giunta; Emmausso, Rossetti, Vitali
A disposizione: Zamarion, Coco, Nacci, Pace, Martino, Di Francesco, Tenkorang, De Biase, Giunta, Ciocca, Liguori, Fabriani, Magri
Allenatore: Mirko Cudini
Arbitro: Scatena di Avezzano
Reti. 3′ Silipo, 4′ Valente, 54′ Rossetti, 83′ Brunori
Note. Espulsi al 42′ Giunta ( CB), al 59′ Odjer (PA)
PALERMO: Qualche volta una partita di calcio può diventare una strada che porta all’inferno. Il Campobasso la percorre per tutto il primo tempo, senza riuscire a tornare indietro quando nella ripresa si presenta la possibilità di rientrare in partita, e ci riesce a metà, con il cecchino Rossetti, ma Bontà manda all’aria, anzi sul legno, per completare il capolavoro.
La Partita. Amnesia iniziale della squadra rossoblu che concede al Palermo di portarsi in doppio vantaggio in soli cinque giri di orologio. Palla in movimento in area, SILIPO sfrutta la sponda in area di rigore di Lancini e con il mancino insacca alle spalle di Raccicchini. Nemmeno il tempo di prendere le misure, che Palermo è di nuovo in gol con VALENTE che si destreggia bene al limite dell’area e fa partire un destro a giro che bacia il palo e si insacca. Sono passati soli cinque minuti di gioco. Uno due che avrebbe steso qualsiasi squadra, ma il Campobasso dopo aver assorbito il doppio svantaggio cerca di fare capolino nella metà campo dei rosanero con Bontà che si destreggia sulla destra, il suo cross non è raccolto da nessuno. Poi è la volta di Vitali, ma il suo tiro si perde a lato. Altra doccia fredda per il Campobasso a pochi minuti dalla fine del primo tempo: doppio giallo per Giunta che raggiunge gli spogliatoi prima del tempo. Nella ripresa Cudini cerca di infoltire il centrocampo, e spedisce in campo Tenkorang al posto di Emmausso. Seppure in dieci il Campobasso prende in mano la partita, attento alle ripartenze del Palermo e pronto a velocizzare il suo gioco di rimessa. E’ una squadra quasi sollevata, in dieci si esprime meglio, tanto da costringere il tecnico rosanero Filippi a fare il doppio cambio. Ma il gioco del Campobasso è più convincente, fino a concretizzarsi col gol: Rossetti si mette in proprio e con un diagonale fulmineo lascia di sasso il portiere Pelagotti. Il Palermo è in difficoltà, e lo diventa ancora di più quando Odjer si procura anche lui il rosso, doppio giallo per fallo su Giunta. In parità numerica la gara si mantiene ad alti livelli sul piano della velocità, capovolgimenti di fronte continui, e Tenkorang sfrutta al meglio la sua velocità quando viene steso in area. Il penalty viene concesso senza esitazioni dal direttore di gara: dal dischetto si prende la responsabilità Bontà che spedisce la sfera sul legno. Dalle stelle alla stalla di nuovo, perché il Palermo in ripartenza con Brunori segna il gol della sicurezza. Nell’assalto finale il Campobasso ci riprova ad accorciare, Bontà cerca di farsi perdonare il rigore sbagliato con un tiro dalla media distanza, il portiere Pelagotti neutralizza. Riflessione finale. Il Campobasso quando gioca a testa bassa con ritmo sostenuto, può far fronte a qualsiasi squadra, di campioni finora non ne ho visti, ma nel momento che allenta la morsa diventa preda dell’avversario.