Nel giorno del raduno al “Del Prete” arriva il primo acquisto per il Venafro del neo mister Davide Mancone.
Ingaggiato il 28enne attaccante di Piedimonte Matese, Daniele Napoletano, già Vastogirardi, Comprensorio Vairano e Puteolana.
Primo incontro al “Del Prete” col nuovo allenatore, il 45enne laziale Davide Mancone. La preparazione partirà il 9 agosto
Il Venafro deciso finalmente a fare sul serio, è quanto sembra scaturire dalle prime mosse stagionali, spazzando via mezze misure e soluzioni di ripiego. Chiaro l’intento : vincere la prossima eccellenza 2021/22 e tornare in serie D. Le prime iniziative della più datata, quanto ad iscrizione federale, società calcistica dilettantistica molisana, parlano in tal senso. Prima un allenatore “navigato” e con tanta esperienza di D, il cassinate 45enne Davide Mancone, e subito dopo un neo acquisto “di peso” e di sostanza. A parlarne è lo stesso presidente della società calcistica Nicandro Patriciello. “In pieno accordo col nuovo mister –afferma il massimo dirigente del Venafro- è stato ingaggiato il 27enne attaccante Daniele Napoletano. Trattasi di un attaccante che ha innato il fiuto della rete, ovunque è stato si è fatto apprezzare per la naturale prolificità, spero che faccia altrettanto con la maglia del Venafro, non ci fermiamo, nei prossimi giorni ci saranno novità importanti per il prossimo campionato”. Intanto, si è svolto il primo raduno stagionale al “Del Prete” di Venafro, sul rettangolo di gioco cittadino presenti in tanti, soprattutto giovani calciatori già tesserati col Venafro ma anche volti nuovi. Hanno presenziato il nuovo mister Davide Mancone ed il DS Roberto Gravano, unitamente a dirigenti e collaboratori, è stato il primo contatto ufficiale del nuovo tecnico con l’ambiente calcistico venafrano. Le impressioni scaturite sono state ottime e la soddisfazione generale si sentiva. La preparazione precampionato inizierà il 9 agosto, il Venafro spera in un’annata finalmente positiva e di successi, le premesse sembrano esserci, da vedere poi la realtà delle cose.
Tonino Atella