LND. Nel Consiglio di Lega ci sono tante diversità, è difficile prendere una decisione univoca
Con la spada di Damocle sul collo di un possibile ritorno al lockdown la LND sta cercando di dare la definizione univoca e ufficiale per il ritorno in campo dei campionati di Eccellenza.
Sarà nel Consiglio di Lega che si sta svolgendo a fotografare in modo ufficiale il Campionato di Eccellenza italiano, che in questi giorni ha messo in evidenza la difformità tra i vari Comitati regionali. Ma tale diversità non dipende dai Comitati, ma dalla disponibilità che le Società hanno dato per la ripartenza. Ne abbiamo parlato tanto in questi mesi: ripartenza si e ripartenza no. C’è un dato di fatto, che con il senno del poi, sicuramente questa stagione lascerà una coda di polemiche quando si tornerà alla normalità.
Abbiamo detto che lungo lo stivale non c’è una voce univoca. Iniziamo con i Comitati che si sono visti rifiutare la ripartenza, c’è il Trentino Alto Adige collegato al Friuli Venezia Giulia, passando per l’Umbria e terminare in Basilicata. Per questi quattro Comitati, al momento si prospetta la rinuncia al ritorno in campo. Poi ci sono Comitati che hanno prospettato la continuazione del campionato anche con le rinunce di alcune società, ma solo per completare il girone di andata e poi i playoff. E i Comitati che sposano questa linea sono il Piemonte Valle D’Aosta, passando per le Marche per terminare in Sicilia. La maggior parte degli altri Comitati si riparte da zero, con la costruzione di gironi o mini gironi e poi i playoff. Insomma, c’è da divertirsi, perché tutto quello che le squadre hanno fatto prima della sospensione non sarà preso in considerazione. Questo in linea di massima, ora ci vuole l’ok del Consiglio di Lega in corso, dare la possibilità ad ogni Comitato di organizzare il ritorno in campo con la disponibilità delle squadre che hanno dato l’adesione al ritorno in campo.