Serie D. Nuovo aggiornamento del protocollo in vista della ripresa del campionato
La FIGC ha pubblicato una nuova versione, con precisazioni in merito alla tipologia dei test utilizzabili e alla frequenza settimanale degli stessi, dell’aggiornamento del protocollo sanitario per allenamenti e gare per le squadre partecipanti ai campionati nazionali della Lega Nazionale Dilettanti per la Stagione Sportiva 2020/2021 (Dipartimento Interregionale Maschile, Divisione Calcio a 5 maschile e femminile, Dipartimento Calcio Femminile) e al Campionato di Serie B femminile organizzato dalla Divisione Calcio Femminile della stessa FIGC.
Test per l’individuazione del virus SARS-CoV-2
La tipologia del test al quale sottoporre il Gruppo Squadra, prima dell’inizio dell’attività agonistica era contenuta nelle indicazioni dei Protocolli richiamati in premessa (Campionati Dilettantistici). In considerazione dell’evoluzione del quadro epidemiologico e a maggior tutela della salute dei singoli e delle esigenze di sanità pubblica, per adeguare il Protocollo, relativamente alle modalità di svolgimento di gare e allenamenti, la CMSF ha in primo luogo tenuto conto della Circolare 29/9/2020 del Ministero della Salute in merito all’”uso dei test antigenici rapidi per la diagnosi da infezione da SARS-CoV-2, con particolare riguardo al contesto scolastico” e il DPCM attualmente in vigore in materia di misure di contrasto e contenimento dell’emergenza Covid19. Quest’ultimo (DPCM), in tutti i passaggi in cui prevede l’effettuazione di test per l’ingresso in Italia da paesi con obbligo di quarantena, consente i Test antigenici in alternativa a quelli molecolari. Sulla base di tali considerazioni, la CMSF ha ritenuto ragionevole e affidabile, in aderenza alle recenti acquisizioni e procedure validate, utilizzare per la ricerca del virus SARS-CoV-2, in alternativa ai Test molecolari PCR (comunque indispensabili quali test di conferma), i Test antigenici “quantitativi o semiquantitativi” in chemiluminescenza/fluorescenza, validati da studi scientifici che ne abbiano dimostrato elevata accuratezza e sensibilità, prevedendo l’inserimento obbligatorio di un test settimanale entro le 48/72 ore antecedenti la disputa della gara (in caso di disputa di più gare nel corso della stessa settimana il test settimanale va comunque effettuato prima della gara programmata nel fine settimana), per tutto il gruppo squadra, individuato dalle Società. Contatti stretti asintomatici I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare: un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno. Nella circolare si raccomanda altresì di: § eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze; § prevedere accessi al test differenziati per i bambini; § nonprevederequarantena nél’esecuzione ditest diagnosticinei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità; § promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing. La circolare ridefinisce i criteri per porre fine all’isolamento/quarantena ed è applicabile dal momento in cui è stata pubblicata. Pertanto, tali criteri potranno essere applicati anche a chi era già in isolamento/quarantena al momento della loro emanazione. Ripresa degli allenamenti/gare per i soggetti Covidpositivi La gradualità di ritorno dell’atleta agli allenamenti/competizioni dovrà essere valutata dal Medico Sociale del club e/o dal MAP, in relazione al quadro clinico di riferimento (decorso della malattia, test di laboratorio, risultati degli accertamenti previsti per il rilascio della nuova certificazione di idoneità agonistica), e al contesto e alla durata dell’interruzione dell’attività dovuta alla malattia.