La tradizione gastronomica italiana guarda ad un nuovo futuro dal tetto degli Appennini
Sabato 5 settembre 2020, alle 17.00, nel Giardino della Flora Appenninica di Capracotta, l’evento dell’Accademia Italiana della Cucina con il giornalista gastronomo Carlo Cambi.
Il giornalista gastronomo Carlo Cambi protagonista a Capracotta di un coinvolgente evento di respiro nazionale organizzato dall’Accademia Italiana della Cucina di Isernia. Sabato 5 settembre 2020, alle 17.00, nel magnifico scenario ambientale e paesaggistico del Giardino della Flora Appenninica, Carlo Cambi e la signora Petra Carsetti, qualificata esperta di galateo, tratteranno un tema stimolante e impegnativo, che tocca la cultura del cibo italiana e i cambiamenti in corso a seguito della diffusione del Covid19: “La pandemia e il dopo. I valori della gastronomia e della civiltà della tavola a supporto del nostro futuro”.
Si tratta del primo appuntamento dell’AIC – Accademia Italiana della Cucina, associazione culturale riconosciuta dalla Repubblica Italiana, nel dopo lockdown, organizzato all’aperto in una scenografia naturalistica unica.
Con il suo carisma scenico e culturale, Carlo Cambi affronterà l’argomento, mentre Petra Carsetti allestirà un posto a tavola secondo le regole e le curiosità del galateo. I partecipanti vivranno un pomeriggio veramente originale tra erbe, essenze, piante, e frutti della flora appenninica italiana condensata in questo posto della ricerca ambientale. Naturalmente anche l’ente Giardino farà la sua parte, per non dire della Pro Loco e del Comune di Capracotta che hanno dato la loro grande disponibilità e collaborazione. L’evento, di caratura nazionale, si potrà seguire anche in streaming sulla pagina Facebook di Zona Rossa web-tv: www.facebook.com/zonarossawebtv
“Siamo sicuri che questa iniziativa culturale ridarà respiro ai nostri ambienti della provincia di Isernia – afferma Franco Di Nucci, delegato AIC di Isernia -. Questo territorio continuerà ad essere protagonista di una prospettiva progettuale. La ristorazione e il turismo dei nostri borghi potranno trovare nella tradizione gastronomica italiana un nuovo slancio nelle difficoltà dei tempi, ponendosi alla ribalta a livello nazionale e internazionale dove altri esempi di corregionali illustri contribuiscono già da tempo alla valorizzazione della nostra cultura”. L’evento si concluderà per gli accademici e per i loro invitati presso il ristorante l’Elfo, dove il Ristoratore della Tradizione Michele Sozio proporrà dei piatti della tradizione del territorio e della stagionalità.