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Pomeriggio di forti emozioni quello di sabato al PalaVazzieri di Campobasso dove, in occasione della presentazione del libro scritto da Michele Falcione e Stefano Manocchio \u201cIl Basket Campobassano \u2013
\nVent\u2019anni di successi 1970-1990\u201d, si \u00e8 aperto lo scrigno della memoria lasciando fuoriuscire ricordi, aneddoti, curiosit\u00e0 del periodo pi\u00f9 fulgido della pallacanestro cittadina.
\nDopo l\u2019intervento del Consigliere nazionale ANSMeS Franco Palladino il quale ha portato i saluti del presidente nazionale Francesco Conforti e ricordato la mission dell\u2019associazione, il Presidente del Comitato
\nRegionale Michele Falcione ha consegnato un riconoscimento alla dott.ssa Rossella Ferro, responsabile marketing del Pastificio La Molisana, per l\u2019azione portata avanti all\u2019insegna del connubio sport ed
\nimprenditorialit\u00e0.
\nSuccessivamente ai saluti del Presidente dell\u2019Ordine dei Giornalisti del Molise Vincenzo Cimino, Vittorio Salvatorelli, insegnante e appassionato della palla a spicchi da sempre, profondo conoscitore di quella
\nmolisana e curatore fino a qualche anno fa dell\u2019unico portale dedicato, ha tracciato un excursus dei vent\u2019anni presi in considerazione nel volume fatto di ricordi personali e vicende legate ai tanti campionati disputati.
\nOcchi lucidi e voce rotta dall\u2019emozione, poi, per i protagonisti di quell\u2019epoca: Lillo Sabelli, Michele Cefaratti, Alberto Gatti, Fabio Ladomorzi e Mimmo Sabatelli che hanno raccontato la loro esperienza, i sacrifici ed i pochi mezzi a disposizione a quel tempo ma anche i successi storici come quello contro Battipaglia, Latina e Pordenone, dove non pi\u00f9 di una settimana fa lo stesso coach Sabatelli ha portato la Magnolia U17 a vincere per la prima volta un titolo tricolore.
\n\u00c8 toccato a Maurizio Fiorilli, Bruno Petti e Umberto Anzini parlare del lato tecnico-dirigenziale, alla base dei tanti successi del Nuovo Basket Campobasso, passando per l\u2019importanza fondamentale e le capacit\u00e0 dei
\nfratelli Sergio e Luciano Di Vico, Sandro Sardelli, Carlo Antonelli, degli sponsor \u201cForeste Molisane\u201d prima e \u201cLa Molisana\u201d poi, e dell\u2019era del presidentissimo Franco Di Placido, ricordato dal figlio Mimmo. \u00abColui che ha lasciato un segno indelebile nel basket campobassano, portandolo in B d\u2019Eccellenza, un traguardo che sembrava impossibile, creando un fenomeno testimoniato da un PalaVazzieri stracolmo di gente\u00bb scrivono gli autori.
\n\u00abLa nostra citt\u00e0 ha vissuto momenti esaltanti a cavallo degli anni \u201970-\u201990 attirando giocatori professionisti da tutta Italia \u2013 ha affermato Michele Falcione \u2013 ricordarli tutti sarebbe impossibile. Molti di loro avrebbero meritato un riconoscimento sportivo per quanto fatto per il mondo dello sport molisano e per questo il nostro lavoro deve essere interpretato come una sorta di ringraziamento postumo a chi ci ha fatto vivere stagioni esaltanti il cui ricordo ancora oggi ci fa commuovere. Esaltare i valori dello sport, d\u2019altra parte, \u00e8 uno dei punti cardine su cui \u00e8 incentrata l\u2019azione dell\u2019ANSMeS. E proprio come associazione, inoltre, torneremo alla carica per la meritata intitolazione della struttura di via Svevo al presidente Di Placido\u00bb.
\nInfine il lato giornalistico del volume, affidato a Stefano Manocchio, autore delle interviste agli atleti: \u00abRealizzare questo libro \u00e8 stata un\u2019impresa. Rintracciare ed intervistare personaggi sportivi che da tantissimi
\nanni non vivono pi\u00f9 a Campobasso \u00e8 stato difficile. Qualcuno noter\u00e0 che alcune domande rivolte sono le stesse per tutti. Non \u00e8 stata una scorciatoia bens\u00ec la volont\u00e0 di comprendere in che modo \u00e8 stato vissuto da
\nognuno di loro quel periodo storico. Tra le tante voglio ricordare l\u2019intervista a Maurizio Martinoia, tecnico preparatissimo e uomo eccezionale, che mentre parlavamo a telefono si \u00e8 interrotto per una ventina di
\nsecondi per l\u2019emozione del ricordo di quei tempi. Probabilmente, nonostante sia lontano fisicamente, nell\u2019animo \u00e8 molto pi\u00f9 \u201ccampuasciano\u201d di tanti altri\u00bb.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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