Alla morte non ci si abitua mai e ti ferisce ogni volta che colpisce, e in modo particolare quando perdi un amico, Carmine D’Angelo era un amico sincero e ha lasciato in eredit\u00e0 come comunicare con gli altri.<\/strong>\u00a0 <\/p>\n

Questo maledetto virus si \u00e8 portato via anche l\u2019uomo che ha inventato il terzo tempo nelle partite di calcio. Carmine D\u2019Angelo, per tutti Carminucc, ieri \u00e8 volato in cielo. Senza ombra di dubbio possiamo definirlo il dirigente sportivo IN. Ti conquistava con la sua simpatia, ti contagiava con il suo sorriso, aveva un garbo di altri tempi che lo contraddistingueva e lo rendeva unico e speciale. In tanti anni che vivo nel mondo dello sport e in modo particolare nel calcio, non ho mai conosciuto un dirigente sportivo cos\u00ec squisito, anche quando protestava per un rigore non concesso o concesso contro la sua squadra, sapeva protestare in modo cos\u00ec garbato che l\u2019arbitro non riusciva neanche a richiamarlo, anche in queste circostanze riusciva a infilare una frase spiritosa, che sminuiva l\u2019accaduto. Delle sue storie, legato sempre nell\u2019ambito calcistico, si potrebbe riempire un libro.<\/p>\n

Nel lungo periodo della permanenza nel mondo del calcio \u00e8 stato presidente del Real Termoli, poi c\u2019\u00e8 stato il passaggio nel Petacciato, dove ha potuto assaporare il Campionato di serie D, per poi far ritorno alla suo amato Real. L’ho conoscevano tutti, la sua stima verso gli agli era incondizionata, non aveva mai una riserva mentale. Il suo Terzo Tempo non si \u00e8 mai interrotto, a prescindere dal risultato che la sua squadra riusciva ad ottenere sul campo. Se ne \u00e8 andato lasciando le persone che l\u2019hanno conosciuto nello sconforto. Carminucc era conosciuto anche per i suoi racconti umoristici e aveva anche le qualit\u00e0 di intrattenitore. Carminucc aveva un legame particolare con Guglielmi, allenatore e compagno di viaggio nelle societ\u00e0 dove lui si \u00e8 distinto come dirigente, il suo amico di sempre che sapeva capirlo e incoraggiarlo anche nei momenti di sconforto. Nell’anno della Serie D con il Petacciato, la squadra chiuse il campionato con pochi ‘spiccioli’ intesi come punti nella classifica, ma alla chiusura \u00e8 stata festa con tutti. Nel lungo percorso del calcio\u00a0 un sogno non si \u00e8 realizzato per un nulla, perch\u00e8 tutto era stato programmato nei minimi particolari, l’amichevole con l’Inter svan\u00ec all’ultimo momento, ci rimase male, ma poi se ne fece una ragione.<\/p>\n

Tra i tanti amici, c’\u00e8 il ricordo di Stefano Moscufo: “Quando ho ricevuto la notizia avevo le lacrime agli occhi, era una persona gioviale, sapeva stemperare gli animi come nessuno, mancher\u00e0 come l’aria al calcio molisano, tutti abbiamo perso un amico sincero”.\u00a0 <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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