![\"\"](\"https:\/\/corrieresport.it\/wp-content\/uploads\/2020\/08\/presentazione-logo-2020-300x300.png\"){kind=logo}
<\/h1>\n<\/h1>\nAvremmo voluto riflettere della partita. Commentare il risultato, applaudire una giocata ammirata durante novanta minuti di leale battaglia sul campo contro i nostri avversari. Avremmo preferito una domenica \u2018normale\u2019, come quelle che piacciono a noi che ci nutriamo di calcio. Invece no. Siamo rimasti a casa. E, come il Campobasso, la maggior parte delle squadre di serie D, alcune anche al terzo turno di stop. Inutile illuderci, allora:\u00a0la giostra si sta fermando di nuovo<\/strong>. E, forse, stavolta per sempre.<\/p>\n Ecco perch\u00e9\u00a0non possiamo far pi\u00f9 finta di non vedere<\/strong>. Non possiamo lasciarci abbagliare dalla vana convinzione che da questa tempesta si esca solo restando in attesa degli eventi, azzerando nel frattempo il numero di spettatori e sperando che non saltino troppe partite ogni mezzo starnuto. I numeri sono chiari: di questo passo si trascina il quarto campionato nazionale nell\u2019ultimo lockdown, quello irreversibile, quello definitivo.\u00a0Perch\u00e9 una volta ci si rialza, due no<\/em>. A livello economico innanzitutto. Ma anche a livello mentale.<\/p>\n Molti obietteranno che \u00e8 la pandemia e nessuno pu\u00f2 farci nulla. Che si ferma il mondo e il calcio non pu\u00f2 pretendere di vivere su un pianeta a parte. Noi non siamo d\u2019accordo. Troppo facile pensarla cos\u00ec: \u00e8 come se si volessero azzerare gli incidenti mortali chiudendo le strade.<\/p>\n Sia chiaro: la salute viene e verr\u00e0 sempre prima di tutto. Ma \u00e8 altrettanto innegabile come oggi, a differenza di marzo, ci siano gli strumenti per portare avanti il campionato nella massima tutela e nella massima regolarit\u00e0.\u00a0Noi crediamo che<\/strong>\u00a0il protocollo vigente<\/strong>\u00a0\u2013 la cui assurdit\u00e0 \u00e8 certificata dalla richiesta di un unico sierologico fatto a settembre e \u2018valido\u2019 fino a maggio \u2013\u00a0debba essere cambiato<\/strong>. Non possiamo fingere di essere dilettanti solo perch\u00e9 portiamo ancora questo nome, pur avendo strutture, organizzazione e costi da professionisti.<\/p>\n Oggi ci sono i mezzi per adeguarci senza compromettere bilanci gi\u00e0 precari<\/strong>: con i tamponi rapidi, effettuabili in sede dal medico sociale, ogni club pu\u00f2 evitare di gravare sul Sistema sanitario nazionale e garantirsi di andare avanti in piena sicurezza. Si decida quando farli \u2013 ad esempio a 48 ore dal match \u2013 e\u00a0si stabilisca il numero di positivi necessario a far saltare una partita<\/em>, proprio\u00a0come avviene dalla Lega Pro in su<\/strong>.\u00a0Il calciatore positivo va considerato come un infortunato<\/em>:\u00a0vanno scongiurati rinvii di convenienza<\/strong>\u00a0e, cos\u00ec facendo, si stimolano anche gli stessi atleti, che sanno di essere sotto controllo, a una maggiore prudenza fuori dal campo.<\/p>\n Diciamocela tutta: per una squadra di serie D, che a fine torneo investe centinaia di migliaia di euro, sono spese sostenibili. Ma questa somma pu\u00f2 anche essere suddivisa tra le varie componenti. Non crediamo, ad esempio, che un calciatore non intenda compartecipare a una spesa di circa 20 euro a settimana. Cos\u00ec come basterebbe far capire un discorso semplice -forse troppo semplice -alle Istituzioni.<\/p>\n Fermare il campionato di serie D equivarrebbe a dover costringere \u2018Sport e Salute\u2019 a bonificare 800 euro al mese a ogni tesserato e collaboratore, ovvero 35-40 persone per societ\u00e0. In altre parole, circa 30mila euro al mese per ogni club. Finanziare i tamponi ne richiederebbe appena mille e salverebbe il movimento. Cosa conviene, allora?<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un protocollo per la Serie D Avremmo voluto riflettere della partita. Commentare il risultato, applaudire…<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":18047,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1],"tags":[],"class_list":["post-19811","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-senza-categoria"],"yoast_head":"\nServe un cambio di rotta<\/h2>\n