La riforma di Spadafora comprende l’abolizione del vincolo sportivo anche nei dilettanti
Ci stava lavorando da mesi. Ora l’ha tirata fuori. E’ la bozza del testo unico della riforma dello Sport, che il Ministro Vincenzo Spadafora, presenterà nella settimana prossima alle altre forze politiche e poi alle Commissioni della Camera e del Senato, con parere non vincolante, successivamente a “Stato-Regioni” e infine dovrebbe passare al Consiglio dei Ministri ( essendo una Legge delega non passerà al Parlamento). Il Testo composto da 124 pagine, mette le mani un po’ su tutto il mondo dello sport, dalla gestione del Coni, ai mandati dei Presidenti delle Federazioni per poi, entrare nel merito sul vincolo sportivo nel calcio dilettantistico, chiesto dall’Associazione Calciatori. Una vera rivoluzione e, se dovesse essere approvata entro Agosto, andrebbero a casa lo stesso presidente del Coni, Malagò, Petrucci, etc..per terminare con Gravina della Figc. Ci sono ancora interpretazioni da chiarire e, dopo tutti i chiarimenti del caso, il Ministro Spadafora andrà dritto per la propria strada, non ha nessuna intenzione di fare passi indietro, anche se molte forze politiche hanno fatto notare che il testo contiene norme che vanno a violare l’autonomia delle stesse Federazioni.
Lo stesso Ministro posta sul suo profilo l’andamento della riforma nella giornata del 9 luglio: “Oggi ho inviato la bozza del Testo unico dello sport al Governo e alle forze politiche. Abbiamo lavorato senza sosta, anche durante il lockdown, perché rappresenta un’occasione unica per aggiornare le norme che regolano il mondo dello sport e superare problemi troppo a lungo rimasti in sospeso.
È un lavoro importante che recepisce tante osservazioni sorte durante gli incontri che ho avuto con tutti gli organismi del settore: Coni, Sport e Salute, Federazioni, discipline associate, enti di promozione sportiva, associazioni, società sportive e dei tanti atleti e cittadini che mi hanno scritto.
Un testo elaborato anche grazie al confronto avuto con le forze politiche di maggioranza ed opposizione e che recepisce suggerimenti di entrambe. Perché il bene dello sport deve vederci tutti uniti.
Attraverso questo provvedimento infatti daremo più tutele ai lavoratori sportivi, una divisione di ruoli e competenze più chiara e funzionale, più forza al mondo dello sport di base ed un importante sostegno a quello di alto livello.
Sarà un passaggio fondamentale per garantire che lo sport – a tutti i livelli – possa crescere e rappresentare un vero e proprio motore per la ripartenza economica e sociale”.