21 Novembre 2024

LA MOLISANA MAGNOLIA, CABINA DI REGIA BLINDATA CON L’ARRIVO DI ANNA TOGLIANI.

Reduce da un trienno a Broni, la playmaker mantovana approda a Campobasso «per crescere e fare un salto di qualità».

L’endorsement verso coach Sabatelli: «Mi ha già seguita con la Nazionale e mi ritrovo molto nelle sue idee cestistiche».

Che ci fosse una possibile linea di congiunzione tra i destini cestistici della famiglia Togliani e l’universo La Molisana Magnolia Campobasso era più di un dato di fatto. Sin dalla prima stagione di A2, infatti, l’entourage rossoblù aveva dato un occhio alle due gemelle virgiliane mettendo nel mirino, in un primo momento, Giulia e poi – durante questa campagna estiva – scritturando Anna, ben determinata a vivere la sua esperienza coi #fioridacciaio.

SCUOLA REYER Ventitreenne esterna (nata guardia e poi passata col tempo ad occupare lo spot di playmaker) di 171 centimetri, l’ultimo innesto alla corte di coach Mimmo Sabatelli è un prodotto del vivaio della Reyer Venezia e, nell’ultimo triennio, ha rappresentato uno dei riferimenti in campo di Broni con una crescita costante che l’ha portata, nella stagione da poco conclusa, ad arrivare quasi alla doppia cifra di media realizzativa (9,1) sulla scorta della sue caratteristiche da guardia.

SALTO DI QUALITÀ «In effetti – ricorda la stessa Anna Togliani – il corteggiamento era iniziato con mia sorella e poi ha interessato anche me. La scorsa stagione, complice anche il Covid-19, ho deciso di restare a Broni, ma in vista di questo torneo ho ritenuto che fosse giusto compiere un salto di qualità».

Ed andare a dare un’ulteriore prospettiva settentrionale – trattandosi di una giocatrice lombarda, nello specifico mantovana – ad un organico che già può contare su una giuliana (l’altra playmaker Trimboli, triestina) e su una trentina (la lunga di Rovereto, Nicolodi).

ALZARE L’ASTICELLA «L’intento – prosegue la regista – è quello di alzare asticella sia a livello di obiettivi personali che per quanto riguarda i traguardi di squadra, puntando ad ottenere il miglior risultato possibile».

PUNTO IN PIÙ Reduce da un triennio a Broni, piazza conosciuta a livello nazionale per il sostegno caloroso dei propri supporter, il catapultarsi a Campobasso porterà la stessa Togliani a ritrovarsi intorno un altro ambiente particolarmente numeroso, colorato e vicino alle sorti delle proprie atlete.

«Questo – sostiene candidamente – ha rappresentato un motivo ulteriore nello spingermi a fare questa scelta. Campobasso ha la fortuna di avere un pubblico caloroso e mi auguro, a livello personale, di provare le stesse sensazioni che ho avvertito con forza a Broni, per me ormai una seconda casa. Il pubblico molisano lo conosco principalmente per le immagini ed i racconti che mi sono stati fatti da alcune mie colleghe, ora sarà bello vederlo effettivamente all’opera».

REGISTA TRA VIRGOLETTE Parlando di se stessa, la giocatrice di scuola Reyer avverte subito: «Sono un playmaker molto tra virgolette, perché nasco guardia e sono divenuta regista due stagioni e mezzo fa circa per necessità complice l’infortunio di una mia compagna. Col passare del tempo sto trovano la giusta sintonia col ruolo, anche se l’aspetto realizzativo della guardia è sempre dentro di me, quindi, quando c’è la possibilità di trovare una soluzione, non disdegno l’opzione di prendermi il tiro».

200% SUL PARQUET Da parte sua, peraltro, Togliani vuole inoltre proiettarsi su quella che sarà la sua dimensione molisana all’insegna della ‘logica del fare’.

«Cosa prometto all’ambiente rossoblù? Di dare il 200% di me stessa in campo. Siamo atlete e prima ancora persone e di conseguenza possiamo alternare momenti felici ad altri meno però quando ci si applica con impegno non si hanno mai rimpianti. Cosa, invece, prometto a me stessa? Il mio auspicio è quello di proseguire nel mio percorso di crescita, cercando di vedere ulteriori risultati di questo lavoro a fine torneo».

INTESA AZZURRA All’Arena Togliani ritroverà quel coach Mimmo Sabatelli che era nello staff azzurro dell’under 20 di cui faceva parte la stessa cestista lombarda.

«Mimmo – ricorda – mi ha allenato con la Nazionale giovanile ed è un tecnico con cui è difficile non andare d’accordo per quello che è il suo modo di fare. Mi piace molto il suo spirito e le sue idee di pallacanestro sono molto chiare. Starà a noi giocatrici riproporre sul campo la sua filosofia, le cui basi sono quelle dell’alta intensità e della difesa forte, due delle caratteristiche che più adoro nel gioco del basket».

MAGNOLIA DA CORSA Così, sintetizzando in un concetto quella che – a livello ideale – dovrà essere la formazione rossoblù per il torneo che verrà, Togliani non ha dubbi.

«Sarà una Magnolia da corsa – chiosa – pronta col ritmo a creare scompiglio alle proprie avversarie».

 

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