Il Matelica festeggia per il punto conquistato, nel Campobasso di Cudini c’è rammarico per il mancato aggancio (foto: di Gianmaria Matteucci)
Comunque vada a finire ( facciamo finta di non saperlo), una cosa va detta prima che tutto svanisca. Non ci sono grandi squadre. Non se ne vedono di complete. Che abbiano i giocatori al punto giusto, una difesa che difende sul serio e un attacco che sappia attaccare. Squadre che possiedono un gioco tale che uno le vede e dice: guardi che bellezza, la riconosco, è lei che può vincere il campionato. E nella mediocrità del campionato, il San Nicolò Notaresco si è fatto largo fino a qualche settimana fa, ma ora sta tirando il fiato. Il ‘grande’ Matelica ci ha abituati alle sue corse per poi arenarsi. Questo scenario poteva favorire il Campobasso, ma anche la squadra rossoblù non è completa in tutti i suoi reparti. Dopo il mezzo passo falso contro il Pineto e andato a sbattere contro la difesa più granitica del campionato. Cogliati e compagni hanno creato qualcosa in più nella prima parte della gara, ma nella seconda parte non hanno mai impegnato severamente il portiere Urbietis che ha svolto solo la normale amministrazione. La gara ha mostrato pochissime emozioni, ma è stata ricca di capovolgimenti di fronte che negli ultimi venti metri scemavano.
Il Matelica si presenta con l’intento di imporre il ritmo veloce alla gara, il Campobasso cerca di rallentare il gioco, e dopo quindici minuti riesce a mettere la museruola a Bugaro e compagni. La squadra rossoblù dopo aver sofferto lo sfogo iniziale dei marchigiani, prende il comando del timone, e mette nelle migliori condizioni ‘Speedy Gonzales’ di rendersi pericoloso con le sue serpentine lungo la linea di fondo, ma Urbietis è bravo ad anticipare Alessandro. L’azione di Cogliati è la risposta di Barbarossa che si era divorato il gol solo davanti a Raccichini, impressione ottica dagli spalti. La gara vive di corsa sulle due sponde e contrasti nella zona mediana del campo. Il Campobasso prova ad accelerare, Cogliati in azione di sfondamento cerca la zampata forte, ma la sfera si stampa contro la trasversale, Brenci non ha la reattività di spedirla in rete. Siamo agli spiccioli di un primo tempo abbastanza divertente sul piano del ritmo, ma occasioni da gol solo quelle già raccontate. Si torna in campo con le buone intenzioni di ripetere la prova della prima frazione di gioco e sperare in una maggiore dose di fortuna. Il Campobasso ci prova per tutti i 49minuti, ma la palla raramente arriva in modo corretto a Cogliati, che con il passare del tempo si spegne insieme alla squadra. Nella seconda parte della partita c’è da rilevare un diagonale di Zammarchi che non viene sfruttato al meglio dagli avanti rossoblù. Da parte del Matelica c’è da rilevare solo qualche tiro piazzato dalla bandierina che Raccichini riesce a sbrogliare facendo valere il suo fisico possente.
Non credo che il campionato del Campobasso è terminato nella trasferta di Matelica, penso invece che ci saranno ancora delle sorprese, e nello sprint finale anche i rossoblù possono giocare le proprie chance se continueranno a mantenere la concentrazione giusta.
SS MATELICA: Urbietis, Visconti, Di Renzo, Croce, Pupeschi, De Santis, Bugaro (69’ Fioretti), Bordo, Moretti ( 74’ Valenti), Leonetti (88’ Demoleon), Barbarossa. ALL. Gianluca Colavitto
A disposizione: Amoroso, Colacicchi, De Luca, Massetti, Fermo, Peroni.
CAMPOBASSO: Raccichini, Martino, Vanzan, Brenci, Menna, Dalmazzi, Bontà (86’ Tenkorang), Sanseverino ( 84’ Candellori), Cogliati, Alessandro, Zammarchi ALL. Mirko Cudini
A disposizione: Natale, Fabriani, Sbardella, La Barba, Barbetta, Giampaolo, Musetti
Note. Espulsi al 70’ Amoroso ( M ) dalla panchina, all’84’ De Santis ( M ).
Ammoniti: 24’pt Sanseverino, 27’pt Raccichini, 33’pt Pupeschi, 14’st Menna, 22’st Croce.
Foto: di Gianmaria Matteucci