CALCIO SERIE C – CAMPOBASSO FC: MERITANO FIDUCIA. NON ROMPIAMO IL GIOCATTOLO. TUTTI INSIEME SEGNIAMO UN GOL PER RITROVARE L’ENTUSIASMO INIZIALE.

Il calcio alla pari del ciclismo è uno sport passionale, con la differenza che nel calcio ci sono milioni di allenatori e ognuno lo vede in modo diverso. Sta accadendo nel Campobasso, che dopo la debacle di domenica con la Pianese si è scatenato il finimondo, chi vuole le dimissioni di Braglia, chi ha chiesto la testa di alcuni calciatori, non riflettendo che il gioco del calcio costa, e costa anche in Serie C. A questo punto c’è da valutare se rompere il giocattolo, che c’è voluto tanto per costruirlo, o iniziare di nuovo dal punto zero: ciò è il nulla. I tifosi quelli veri, che ogni domenica si sobbarcano ore di viaggio per seguire la squadra, hanno diritto di dire la loro quando le cose non vanno per il verso giusto. Ma per fare una disamina di quello che sta accadendo al Campobasso bisogna ripartire da lontano, dalla costruzione del gruppo, da quando si è ritenuto di mandare a casa alcuni elementi che avrebbero fatto carte false per continuare ad indossare la casacca rossoblù. Ma questo è il passato, ora c’è da guardare al presente, una matassa che solo Braglia può sbrogliare, perché sotto la sua supervisione che sono stati chiamati gli attuali calciatori, sbaglio di valutazione, l’ho ammesso anche lui, che ci sono stati degli errori, calciatori che lui conosceva che ora non rendono per quello che lui si aspettava, ci sta, anche nelle migliori famiglie si possono commettere errori, l’importante è correre ai ripari prima che tutto crolla. Il cambio della guida tecnica è inopportuna, per tanti fattori. Il primo, perché con un nuovo allenatore ci vuole tempo per amalgamare un gruppo, il secondo fare confusione con il mercato aperto si può solo peggiorare la situazione. La dirigenza l’ha fatto capire, ha chiesto fiducia e soprattutto far sentire il calore attorno a questi ragazzi che la maggioranza non ha più di 20 anni, che possono smarrirsi e non trovare la fiducia nei propri mezzi sul campo. In sostanza, il gruppo merita fiducia, quella sicurezza di essere ancora utile alla causa rossoblu e non avere il sospetto che è sul piede di partenza. Parlare chiaro al singolo calciatore. Questo spetta alla dirigenza e al tecnico. E’ l’unico modo per portare a termine un campionato nato tra tanto entusiasmo, che per ritrovarlo basta un gol che può dare la sterzata giusta.