Calcio Eccellenza – Il tecnico Di Meo: “Non ho mai fatto l’Eccellenza e non so quale sono le difficoltà”.
Il Campobasso 1919 del nuovo corso scende in campo sabato contro l’Olympia Agnonese, due squadre ancora in costruzione, ma i tre punti fanno classifica.
Il proclama di Rizzetta sulle ambizioni di vittoria, ha infiammato la piazza quanto l’arrivo del duo De Filippis- Di Meo, il primo come direttore sportivo e il secondo come allenatore. Non fosse per questi particolari affatto trascurabili, c’è un Campobasso tutto da costruire, dopo le ceneri lasciato da Gesuè. Partire per vincere significa puntare al primo posto, in subordine c’è la finestra della Coppa Italia che il Campobasso di Farina c’è riuscito; qualsiasi altro risultato sarebbe negativo. La squadra allo stato è un divenire, ancora imperfetta rispetto alle ambizioni, comè giusto che sia dopo tanto clamore che ha fatto perdere tempo prezioso. Nel primo approccio con la stampa e con la tifoseria, i commenti dei nuovi costruttori della squadra rossoblu sono positivi, il tecnico Di Meo mette in evidenza che una piazza come Campobasso merita di più, ma bisogna ripartire e avere pazienza: “Se mi chiedete le difficoltà del campionato di Eccellenza, vi rispondo che non lo so perché non l’ho mai fatto”. Ma Di Meo si affida alla sua esperienza per cogliere l’obiettivo che la dirigenza si aspetta, alla rosa manca ancora quattro elementi, l’importante è ripartire e ricostruire quel vincolo sentimentale con la tifoseria, ma quello si crea da solo con le vittorie.