21 Novembre 2024

Calcio – Cln Cus Molise, consolidare le basi dell’attività calcistica giovanile con attenzione al settore femminile.

Paolo Pizzuto

 

IL CLN CUS MOLISE CON UN OCCHIO PARTICOLARE ALLA CRESCITA DEL CALCIO FEMMILE

Dopo aver raggiunto nel corso delle ultime stagioni risultati lusinghieri nel calcio a 5 nazionale, il Circolo La Nebbia Cus Molise è proiettato a consolidare le basi dell’attività calcistica giovanile, con attenzione al settore femminile. Anche se è stata eliminata di recente dall’Europeo (con un solo punto in tre partite), manifestazione in corso di svolgimento in Inghilterra, l’Italia del calcio femminile rappresenta ormai un punto di riferimento per tutto il movimento calcistico nazionale, che si affaccia per la prima volta al professionismo.

L’interesse intorno al calcio femminile è vorticosamente in crescita. Basti pensare che, alla finale in programma domani (domenica 31 luglio), è prevista la partecipazione di 90000 spettatori. Il calcio femminile riscriverà così in una notte sola due primati: quello del numero di presenze dentro Wembley e quello per un euro-finale. Succederà a tre mesi di distanza dalla doppia corsa di Barcellona al Camp Nou, 91.553 persone per la partita delle ragazze contro il Real Madrid, 91.648 per quella di Champions contro il Wolfsburg.

Però “c’è ancora qualche mamma che ha paura dei polpacci grossi. A quelli delle ballerine non ci pensa nessuno.” La battuta del ct azzurro Milena Bertolini testimonia come i pregiudizi ancora circondano il calcio femminile (anche nel nostro Molise) e sono difficili da estirpare. Rigore contro gli stereotipi è l’iniziativa lanciata in questi mesi da Euronics, sponsor ufficiale di UEFA Women’s Football, che, si legge, tifa per un calcio diverso e rispedisce questi pregiudizi sotto la doccia.

“Devi andare a fare danza”, “Il calcio giocato dalle donne non si può vedere”, sono solo alcune delle espressioni ricorrenti, che, anche all’interno della nostra realtà sportiva giovanile Cln Cus Molise, vogliamo contribuire a cancellare dall’uso quotidiano, perché il calcio, con i suoi valori (passione, determinazione, voglia di raggiungere insieme un risultato), non è patrimonio esclusivo dell’universo maschile e, se proposto con gli strumenti adeguati, può essere più aperto e coinvolgente. Ne abbiamo parlato con Paolo Pizzuto, referente Cln Cus Molise per l’attività calcistica giovanile.

“Una sfida che siamo disposti ad affrontare, partendo già dal campus estivo in corso di svolgimento al Cus Molise. Dalla seconda metà di agosto, si vorrà far sperimentare il calcio anche alle tante bambine presenti. Sulla base di queste premesse, vorremmo provare, per quanto riguarda le fasce di età dell’attività di base (5-12 anni), ad avviare un discorso formativo, a lanciare un piccolo seme da coltivare negli anni, un’idea che potrebbe rappresentare una spinta al movimento sul territorio regionale. Inoltre, in un’ottica di uscire dagli schemi tradizionali, in collaborazione con gli altri settori sportivi, mi piacerebbe favorire la multidisciplinarietà, approfittando dell’ampio ventaglio delle attività proposte dal Cus Molise. In questo modo, chi sceglierà di iscriversi alle attività giovanili Cus, avrà la possibilità di sperimentare, oltre al calcio, anche attività come ginnastica ritmica, ginnastica artistica, basket o volley, in base a quelle che saranno le richieste e le preferenze”.

Ovviamente non sarà trascurato, anzi ancor più valorizzato, il settore agonistico, continuando a lavorare sulle fasce di età che andranno a disputare i campionati Allievi e Giovanissimi, di preparazione, per i più meritevoli, ad affrontare palcoscenici nazionali, magari anche in prima squadra.

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