RICORDATA A VENAFRO MARIA SOFIA DI BAVIERA, ULTIMA REGINA DI NAPOLI ED “AQUILETTA BRAVA” DALLA STORICA DEFINIZIONE DI GABRIELE D’ANNUNZIO

In un accogliente ambiente del periodo romantico di fine ottocento/inizio novecento, quale è a Venafro la Dimora Storica del Prete di Belmonte messa a disposizione per la circostanza dalla titolare dell’immobile, la Signora Dorothy Volpe del Prete di Belmonte, in una location tanto idonea Venafro ha ricordato l’importante figura storica di Maria Sofia di Baviera (1841/1925), ultima regina consorte del Regno delle Due Sicilie in quanto moglie di Francesco II, alias “Franceschiello”, e sorella di “Sissì”, imperatrice d’Austria. L’occasione dell’interessante percorso storico l’ha offerta il testo della scrittrice napoletana Nadia Verdile imperniato sull’ultima regina di Napoli, appunto Maria Sofia di Baviera, che Gabriele d’Annunzio soprannominò “L’aquiletta Brava” e Marcel Proust definì “Regina soldato sui bastioni di Gaeta”. Donna forte e volitiva, Maria Sofia Di Baviera, regina per due anni prima dell’arrivo dei piemontesi, e che si batté sino all’ultimo rifugiandosi a Gaeta per resistere alle truppe avversarie, non disdegnando di mettere a repentaglio la propria incolumità pur di aiutare i soldati fedeli a lei ed alla corona sabauda. Oggi le sue spoglie, assieme a quelle del marito Francesco II e della figlia morta in tenerissima età, riposano nella Basilica di Santa Chiara a Napoli. Un appuntamento storico, quello ospitato nella splendida Dimora del Prete di Belmonte nella Venafro antica, che ha dato l’occasione per approfondire tematiche, vicende e personaggi di epoche appena trascorse che si svolsero alle porte meridionali del Molise, influenzando direttamente lo stesso territorio molisano del tempo e la popolazione residente.