NON SOLO SPORT – PER IL LORO SAPERE GLI STUDENTI DEL “GIORDANO” DI VENAFRO DIALOGANO CON FILOSOFIA E DIALETTO

Pomeriggio/serata del sapere filosofico all’unisono con la cultura del dialetto, la lingua del popolo ricca di inflessioni e riferimenti addirittura internazionali. E’ venuto sapientemente fuori al chiostro del Museo di S. Chiara a Venafro nel corso dell’ “Aperitivo Filosofico” promosso e condotto dagli studenti dell’Istituto Superiore Venafrano d’intesa con dirigente scolastico, docenti di filosofia e storia ed istituzioni locali. Appuntamento innovativo e dalle future interessanti implicazioni socio/culturali lavorandoci in team, è stato sottolineato. Protagonisti, d’intesa coi propri docenti di filosofia e storia Caggiano/Di Caprio/Ruggiero e Nini esibitosi in musica, gli allievi ambosessi del “Giordano”, che hanno aperto con un accattivante dialogo Socrate/Platone su tematiche contemporanee a dimostrazione del loro impegno quotidiano a scuola, nonché per ribadire l’attualità della materia in agenda, la filosofia appunto. Quindi le “cartoline” e i pannelli ”filosofici” ideati dai giovani a sostegno della loro iniziativa ed esposti nell’accogliente chiostro museale assieme a frasi, detti e riflessioni sui filosofi di epoche diverse come Socrate, Nietzsche, Pascal, Platone, Giordano Bruno ed altri ancora per dire della sostanza socio/educativa del pensiero filosofico nel corso dei tempi quale ideale e sostanziale compagno di viaggio dell’uomo per una vita saggia e fruttuosa al massimo. In esposizione anche manichini di vita popolare, quale significativo esempio di vita trascorsa. Spazio a quel punto all’intervento del giovane filosofo Emanuele Dattilo, ospite d’onore dell’ “Aperitivo Filosofico”, che ha intrattenuto i presenti sul Panteismo e sulla valenza della dottrina nel mondo d’oggi, un’era temporale in continua evoluzione. Panteismo come concezione secondo cui Dio è l’universo in toto, pur trascendendo ogni cosa. Nel contempo -è stato ribadito dall’ospite- Dio è in tutte le cose, essendo la ragione di essere di ciascuna. A seguire approfondimenti e divertente uso del dialetto venafrano nella vita quotidiana, sottolineandone puntualmente i collegamenti con autori e pensieri filosofici del passato. Lingua popolare cittadina, quindi, assurta a pieno merito a momento essenziale di crescita e formazione delle nuove generazioni procedendo sotto braccio col sapere filosofico, decisamente utile in questa troppo affrettata e relativamente riflessiva era moderna.