Il Coni Molise ed il Csv Molise firmano un protocollo d’intesa a larga scala.
Sport, sociale, aggiornamento, formazione e volontariato
Un ulteriore protocollo d’intesa che si aggiunge a quelli già in essere per rendere ancora più inclusiva ed a tutto tondo l’azione del comitato olimpico territoriale. È quello che è stato firmato dal presidente del Coni Molise Vincenzo D’Angelo, sabato scorso a Ripalimosani, con il suo omologo del Csv Molise (l’organizzazione di coordinamento
del volontariato) Gian Franco Massaro. Obiettivo della partnership la diffusione della cultura del benessere attraverso la stessa opera dei volontari.
Tra i punti cardine dell’intesa l’aspetto della formazione e dell’aggiornamento in virtù di quella regolazione e gestione delle attività interconnesse con lo sport, intese tra l’altro come elemento essenziale della formazione fisica e morale dell’individuo e parte integrante dell’educazione e della cultura nazionale, proprio come recita l’articolo 1
dello Statuto: il tutto con l’obiettivo di diffondere una cultura relativa al corretto stile di vita e alla valorizzazione dei talenti. Nella circostanza, tra l’altro, lo stesso presidente D’Angelo è stato omaggiato dal Csv Molise di una targa con una motivazione ben precisa legata al ‘riconoscimento del connubio tra volontariato e sport, come un indispensabile strumento di crescita, integrazione e solidarietà’.
«Da questo protocollo – ha spiegato lo stesso numero del movimento olimpico territoriale – possono derivare tantissime iniziative, che vanno al di là del fare squadra.
Una partnership la nostra che nasce da un linguaggio comune su tantissimi aspetti che confluisce in oltre un migliaio di associazioni in grado di far sentire con forza la nostra voce all’interno del territorio così da sensibilizzare al meglio le istituzioni su quelle che sono le nostre tematiche di riferimento».
Aspetto, quello dei rapporti con gli enti, che D’Angelo ha rimarcato con forza anche durante il suo intervento nell’incontro: «Mi fa piacere – ha argomentato – vedere che il
terzo settore possa contare su di un riferimento come quello dell’assessore Filomena Calenda. Il nostro settore, invece, è da diversi anni nelle mani del governatore Toma che ha ulteriori diverse deleghe e soprattutto tanti problemi pressanti da risolvere probabilmente più urgenti. Però, e questo non va dimenticato, un’attività sportiva
corretta è un’ottima modalità di prevenzione di tanti malesseri e potrebbe incidere con forza nell’influire anche sulla stessa spesa sanitaria del territorio».
Poi, prendendo a spunto gli attuali problemi legati alla crisi economico-energetica ed in virtù della presenza dell’altro assessore regionale Quintino Pallante, D’Angelo ha
lanciato allo stesso esponente della giunta un ulteriore appello: «Mi farebbe piacere – ha concluso – se si facesse portavoce presso il presidente Toma dell’istanza legata alle difficoltà figlie del caro bollette che stanno vivendo tante società sportive del territorio, anche perché, di questo passo, da qui a marzo, potremmo avere una vera e propria ecatombe di associazioni».