Coppa Italia – L’Isernia si aggiudica la Coppa e segna il record: quattro titoli tricolore.
La gara si chiude per 2 a 0 per la compagine biancoceleste di Pierluigi De Bellis, grazie ai gol segnati da Negro e Panico. Il Campomarino esce a testa alta e la Turris mantiene il record.
Nel calcio, si dice, vince la squadra. In una competizione difficile per tutti finché reggono le motivazioni di tutti, la squadra deve avere la S maiuscola. Ce l’ha l’Isernia questa S, ce l’ha il Campomarino a cui non è stato sufficiente arrivare alla finalissima per trasformare il sogno tricolore. E chissà mai se ricapiterà un fotofinish così. Tutto qui il segreto di questa competizione avvincente. Rimane imbattuto il record della Turris della stagione sportiva 1992 – 1993. Segna il record, invece l’allenatore dell Isernia, De Bellis, che coglie il suo terzo titolo tricolore. Il tecnico ci aveva sperato, e alla fine ci è riuscito con i suoi calciatori più fedeli, come Panico ( foto che dedica la Coppa a suo figlio Salvatore appena nato) e Mingione.
Della gara c’è poco da raccontare, se non evidenziare un forte vento che ha condizionato il gioco delle due squadre, che con il passare del tempo hanno dovuto abituarsi al clima poco redditizio per una gara di calcio. L’Isernia ci mette poco a prendere le redini del gioco in mano, e alle prime battute va due volte vicino al gol: Panio e Vallefuoco. Poi arriva la risposta di Finizio che in velocità trova lo specchio della porta, risposta del portiere isernino e Montechiari scaraventa la palla in rete, gol annullato per fuorigioco. Al 30minuto ci vuole la grande reattività del portiere Sedile per spedire fuori il tiro di Negro che colpisce a colpo sicuro. Si avverso la fine del primo tempo, la prima parte sembra segnata sul nulla di fatto, ma sul suono del gong, Negro sfrutta al meglio una mischia in area e porta in vantaggio l’Isernia. 1 a 0 per l’Isernia.
Alla ripresa delle ostilità il copione del film non muta, l’Isernia parte di nuovo veloce come aveva fatto nella prima parte, ma è Finizio a farsi prendere il tempo prima di scaraventare la sfera in rete. Ribaltamento di fronte, e questa volte è Negro a buttare alle ortiche una palla da depositare solo in porta. Ma il raddoppio per il team di De Bellis è solo rinviato, perché Panico, servito a meraviglia da Mingione con un prezioso pallonetto scavalca il portiere Sedile. Sul doppio vantaggio l’Isernia deve solo controllare la gara e mantenere basso il ritmo, ci riesce in parte, e si fa prendere il tempo da Letto che nel momento di calciare viene agganciato da Ercolano. L’arbitro Scarati indica il dischetto per il penalty, ma Mastangelo spreca l’occasione per rimettere in gara il Campomarino e l’Isernia da qui in poi ha vita facile di portare
in porto il doppio vantaggio e alzare la Coppa tricolore regionale al cielo per la quarta volta nei 30 anni dell’autonomia calcistica del Molise.
CITTA’ DI ISERNIA – CAMPOMARINO 2 – 0
CITTA’ DI ISERNIA: Amoroso, Di Giulio, Barile, Ercolano, Vallefuoco, Di Lonardo, Mingione, Soria, Negro, Panico, Soria – All.: Pierluigi De Bellis
CAMPOMARINO: Sedile, Mascilongo, Mascolo, Letto N., Pignatelli, De Vita, Finizio, De Nicola, Mastrangelo, Montechiari, Letto J.– All.: Leo Tanga
Arbitro. Francesco Scarati (TE)
Reti: 45’ Negro, 63’ Panico.
Note. 73’ Mastrangelo sbaglia il rigore.