Il Campobasso contro la Vibonese per rompere il blocco psichico dei tre punti.
Il gruppo ha bisogno della fiducia del popolo rossoblu per tornare ad essere la squadra che ha saputo esaltare anche gli scettici.
E’ una trasferta insidiosa quella del Campobasso contro la Vibonese, non per il potenziale della squadra calabra, che nelle ultime cinque gare, come rendimento, è alle spalle della squadra rossoblu, ma per la pressione che si è creta sul team rossoblu. Dall’aria che si respira, viene interpretata la gara come dentro o fuori. E questo non fa bene al gruppo. E’ vero che siamo quasi alla fine del girone di andata e la classifica non brilla, ma è altrettanto vero che i risultati non sono stati positivi per i rossoblu per i tanti infortuni, sono venuti a mancare troppi calciatori dello zoccolo duro, inutile girarci attorno. E’ antipatico fare dei raffronti, ma bisogna affrontare la dura realtà. Nella trasferta contro la Vibonese, il tecnico Mirko Cudini (foto) dovrà fare di necessità virtù, in un insolito orario (ore12.00) c’è il fischio di inizio. La conta l’allenatore lo farà prima della partita, si spera in qualche recupero, come Candellori, anche se il trio Persia-Bontà-Candellori hanno assolto al loro dovere quando sono stati impiegati. In difesa c’è poco da scegliere, la coppia centrale sarà composta da Magri e Sbardella, affiancati da Fabriani e Vanzan. Si spera in un recupero di Ladu davanti alla difesa, che può dare maggiore ordine al centrocampo. I gol sono affidati al trio Vitali-Rossetti-Liguori. L’ultima riflessione. Non mi fido della Vibonese anche se occupa l’ultimo posto, nelle ultime gare interne ha badato a non prenderle, riuscendo a strappare un unto al Monopoli e al Monterosi Tuscia, quest’ultimo ha avuto una involuzione positiva, pareggiando nelle trasferte di Juve Stabia, Vibonese e in casa con il Catanzaro.