Un gradito ritorno per lo Sporting Venafro: tra i pali le qualità del brasiliano Dalla Cort
Si torna sempre volentieri dove si è stati bene. È vero nella vita, ma ancor di più nello sport e, in particolare, nel futsal.
È il caso del portiere brasiliano Cassio Felipe Dalla Cort. Arrivato allo Sporting Venafro nel corso della stagione 2018/19 contribuì a condurre i bianconeri sino alla Final Four nazionale di Coppa Italia poi ospitata ad Isernia e chiusa, dal team del presidente Gianluca Primavera, al secondo posto.
Elemento 24enne cresciuto nello stato di Santa Catarina in Brasile ha fatto il suo esordio con il Joinville (squadra di grande tradizione nella disciplina) e nel 2018 è arrivato in Italia per giocare con il Napoli C5, prima di chiudere la stagione allo Sporting Venafro.
Dal Molise poi ha spiccato il volo verso la massima serie belga che l’ha visto protagonista – per due tornei consecutivi – con la formazione del Mouscron.
Già tornato nella cittadina della provincia pentra, Dalla Cort ha iniziato a lavorare sodo con il preparatore dei bianconeri Walter Primavera.
«Per me è un ritorno vissuto con grande piacere ed entusiasmo. Sono stato qui ed ho vissuto una Final Four di Coppa Italia nazionale che ci ha visto arrivare in finale, ma dentro ho sempre avuto il rammarico di un trofeo sfumato in finale contro Arzignano. Così, quando ho ricevuto la chiamata del presidente Gianluca Primavera, al di là dell’obiettivo di vertice da lui delineatomi, dentro di me ero già pronto per rientrare con la speranza di regalare a questo club una grande soddisfazione».
Consapevole di quello che è l’ambiente venafrano, Dalla Cort si augura «che la pandemia, tra vaccini e controlli, dia tregua e si possa giocare con il pubblico a seguire le partite, perché la gente è il sale dello sport».
Con il tecnico dei bianconeri Gianluigi Tavone Dalla Cort ha avuto già qualche colloquio, ma conta di approfondire la conoscenza in vista dell’inizio della preparazione.
«Da parte mia – chiosa l’estremo difensore brasiliano – posso promettere con certezza una cosa: quella che lavorerò fortissimo ogni giorno con il mister ed il suo staff di collaboratori, col preparatore dei portieri e con il preparatore fisico, perché questo è l’aspetto determinante per un giocatore».
Ancor più nell’universo del futsal, laddove se possibile – rispetto al calcio ad undici – il ruolo dell’estremo difensore è ancor più chiave.
«Rispetto ad un collega calciatore, io deveo essere molto più attivo perché la velocità del gioco fa sì che non si debba mai andare la tensione e che il margine di errore debba essere ridotto al minimo. Per questo occorre preparasi con dedizione per riuscire ad essere sempre più performanti in ogni situazione».