Calcio. Capaccione: “I rigori sono la nostra maledizione che ci perseguita”.
Il Venafro non si rassegna e domenica giocherà con la mente sgombra di fare il risultato a tutti i costi.
Il Venafro, sulla carta, è ancora in corsa per l’accesso alla finale dei play off d’eccellenza per accedere in serie D, ma le speranze sono decisamente ridotte al lumicino dopo la batosta interna. I venafrani, dopo il gol iniziale, avevano pensato che l’avversario non era poi così ‘brutto’ come si pensava. La gara disposta a porte chiuse perché il pur ristrutturato ed appena inaugurato “Del Prete” non offriva garanzie circa l’incolumità dei potenziali spettatori, e ad “assistere” il derby erano le forze dell’ordine, chi in divisa e chi in borghese, invece, decine di giovani supporter venafrani erano costretti ad “immaginarsi” la partita dall’esterno, a distanza o appollaiati su rialzi di fortuna. Nonostante venir meno il supporto della tifoseria, la squadra venafrana era andata al riposo avanti di un gol. Nella ripresa lo scenario del gioco muta in una maciata di minuti: il pari ospite, il rigore fallito dai venafrani e il penalty realizzato dagli isernini, ha fatto venire meno la forza propulsiva dei ragazzi di Capaccione, poi a chiudere il match la zampata finale dei biancocelesti che ha ridotto al lumicino le speranze dei venafrani di andare avanti in questo insolito finale di stagione. Ora, si dovrebbe vincere per 2 a 0, senza incassare reti. Manca poco, ad onor del vero, per un’utopia vera e propria ! Ed allora, lasciando stare i sogni, belli ma pur sempre e solo sogni, sentiamo il protagonista del miracolo venafrano, mister Peppe Capaccione, in gioventù attaccante di tutto rispetto e che siede sulla panchina venafrana chiamato dal presidente Nicandro Patriciello. “Nel complesso, quella di domenica scorsa, è stata una buona partita -afferma Capaccione – fino al rigore fallito, una volta sbagliato il rigore ci è caduto il mondo addosso e non siamo stati più in grado di riprenderci, da lì ci siamo smarriti, però, tutto sommato diciamo che abbiamo fatto bene. Dal vantaggio loro – continua il tecnico venafrano -, è stata tutta un’altra partita, peccato, perché se noi avessimo segnato il rigore, la partita avrebbe presa una piega diversa e chi sa come sarebbe finita. In questo finale di stagione – conclude Capaccione -, siamo condannati da questi maledetti rigori che purtroppo sbagliamo”. Ma in casa del Venafro non c’è rassegnazione, anzi domenica si gioca a Isernia con la mente sgombra, e non sai mai come potrà andare a finire, il calcio riserva sempre delle situazioni strane che devi gestire durante la gara, trattandosi di un derby … tutto è possibile!
Tonino Atella