Calcio Serie D. Campionato senza padrone fino al rush finale
Riflessioni discordi, il calcio è bello anche per questo.
«Secondo me la lotta sarà aperta tra Campobasso e Notaresco. Entrambe hanno calciatori forti, ma secondo me il Notaresco è più pronto, è una squadra attrezzata per fare il salto di categoria». E’ la considerazione di Giampaolo ex del Notaresco. Io rimango fedele al mio pensiero, il Campobasso esprime il miglior calcio del campionato, fatto eccezione di qualche svarione, dove non è incluso quello di domenica, la squadra rossoblu ha qualcosa in più degli altri. Non ho visto campioni fatti o nascenti nelle altre squadre, invece il Campobasso può avvalersi di Esposito che può farti vincere la partita quando è in giornata. Fatto le dovute considerazioni, rimango fiducioso che questi ragazzi possono vincere il campionato, ma dipende da loro, devono avere fiducia nelle loro capacità e continuare ad esprimere lo stesso gioco di domenica, si può perdere anche giocando bene, ma il calcio ci insegna che i veri valori alla lunga vengono fuori. Alla fine del campionato mancano tante gare, il Campobasso ha pagato dazio per gli infortuni e l’accumulo delle squalifiche, e quando manca qualche rotella l’orologio s’inceppa. C’è chi fa rilevare che al Campobasso mancano i gol di Cogliati, è una condirezione errata se andiamo a guardare il tabellino dei gol segnati dai rossoblu, 43 gol in 22 gare, ciò è 2 gol a partita, è un bottino più che sufficiente per tagliare il filo di lana per primo. Perchè sarà una volata sul filo di lana con il Notaresco a prescindere dal risultato che maturerà giovedì nello scontro diretto. Da qui alla fine si può vincere con tutti e si può perdere con tutti, e anche la squadra abruzzese rientra in questo calcolo. Il Campionato ci dice che non ha padrone, e fino al termine c’è da sudare e mantenere i nervi saldi. I rossoblu devono continuare ad esprimere il gioco di sempre, inutile andare a cambiare moduli o inventarsi strategie nuove. L’ho detto prima e lo ripeto, il Campobasso ha qualcosa in più agli altri, l’importante e essere consapevoli delle proprie capacità. Il tecnico Cudini ha fatto bene domenica a chiamare i ragazzi nel cerchio di centrocampo e fare gruppo, i campionati si vincono prima negli spogliatoi e poi sul campo.