Spadafora: “Al mondo dello sport 370milioni, faremo di tutto che possa continuare in sicurezza”
Il Ministro dello Sport, Spadafora (nella foto), al Question Time alla Camera, in merito al momento di crisi che attraversa il mondo sportivo, ha risposto in questo modo: “Fino a questo momento abbiamo dato al mondo dello sport 370milioni, sono consapevole che ci vuole ancora di più per sostenere tutte le società sportive SSD e ASD, ci stiamo attivando sia per reperire i soldi, ma anche per facilitare tutte quelle società che si sono viste rifiutare l’utilizzo delle palestre per svolgere l’attività, anche su questo versante siamo arrivati a una soluzione insieme al Ministro dell’Istruzione Azzolina, dando mandato ai Dirigenti Scolastici di facilitare l’accesso alle palestre, e abbiamo disposto un fondo di 90milioni per la sanificazione delle palestre. Siamo in perenne attività per fornire assistenza utile per favorire l’attività sportiva dilettantistica e non, ma sempre nel rispetto del Dpcm varato martedì – conclude Spadafora -, lo so che molte società sportive sono in difficoltà per svolgere la propria attività, ma noi faremo di tutto affinché lo sport, con tutti i benefici che comporta, non si fermi di nuovo, anche se questo implica una maggiore consapevolezza e una maggiore responsabilità da parte di tutti nel rispetto delle regole, dentro e fuori gli ambienti sportivi”.
Il decreto governativo è stato chiarito anche dalla LND, le porte saranno aperte: “Esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, l’accesso del pubblico sarà consentito al 15% della capienza totale e comunque entro il numero massimo di 1000 spettatori all’aperto e 200 al coperto, se un impianto sportivo ha una capienza di 1000 spettatori possono entrare 150 persone.
“Come LND siamo soddisfatti del risultato ottenuto – ha commentato il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia (nella foto) – Avevamo evidenziato, nelle sedi opportune, le conseguenze letali in caso di un nuovo stop del calcio dilettantistico. Senza dimenticare la possibilità, seppur sempre in misura ridotta, di aprire i nostri incontri al pubblico: si tratta di un altro elemento fondamentale per la sopravvivenza delle nostre società”.